03.06.2013 Views

TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon

TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon

TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

4.3.2 La rivalsa dell’homo reciprocans e dell’<strong>in</strong>telligenza “emotiva”<br />

“Le emozioni hanno relazioni con l’apparato cognitivo<br />

perché si lasciano modificare dalla persuasione”<br />

(Aristotele)<br />

L’agire umano <strong>in</strong> campo economico non può essere ridotto alla mera ricerca della<br />

propria utilità, senza curarsi della realtà sociale <strong>in</strong> cui si opera.<br />

Si possono identificare, da un punto di vista temporale, due macroperiodi che vanno<br />

sotto i nomi di moderno e post-moderno (Screpanti, Zamagni, 2004).<br />

Il primo periodo vede l’affermazione della credenza nella portata universale della<br />

ragione umana e la relativa nascita dell’homo oeconomicus, che, come già esplicitato, è<br />

caratterizzato <strong>in</strong> particolar modo dalla sua razionalità soggettiva, che si traduce <strong>in</strong><br />

conoscenza perfetta e completa delle condizioni <strong>in</strong> cui opera, illimitata capacità di<br />

calcolo, abilità di trovare i giusti mezzi per giungere ai propri f<strong>in</strong>i.<br />

Con il periodo post-moderno, <strong>in</strong>vece, si assume la consapevolezza che l’uomo è<br />

razionalmente f<strong>in</strong>ito e che gli agenti economici razionali, seguendo l’agire dell’homo<br />

oeconomicus, possono operare <strong>in</strong> modo tale da non essere <strong>in</strong> grado di determ<strong>in</strong>are<br />

l’<strong>in</strong>sieme delle loro relazioni umane, isolandosi da quella che è la realtà della società<br />

civile e rendendo, conseguentemente, irragionevole il proprio comportamento.<br />

Già <strong>in</strong> precedenza (vedi supra par. 1.3.2) è stato fatto riferimento a come le ipotesi<br />

dell’homo oeconomicus si reggano su di un concetto di <strong>in</strong>telligenza limitato alle<br />

capacità di analisi e s<strong>in</strong>tesi, alle abilità logico-matematiche, nonché alla capacità di<br />

<strong>in</strong>dividuare una sequenza <strong>in</strong> una serie o di def<strong>in</strong>ire un metodo ed una struttura, ovvero<br />

alla c.d. <strong>in</strong>telligenza cognitiva.<br />

Ma è realistico pensare che l’agire umano si limiti a questo tipo di abilità <strong>in</strong>tellettiva?<br />

La risposta è, ovviamente, negativa.<br />

Due psicologi, Howard Gardner prima, e Daniel Goleman poi, hanno <strong>in</strong>dividuato<br />

altre strade di def<strong>in</strong>izione dell’<strong>in</strong>telligenza di una persona.<br />

In particolare, Goleman (1997) ha sottol<strong>in</strong>eato un particolare tipo di <strong>in</strong>telligenza c.d.<br />

emotiva (quella cui si riferisce anche Gardner quando parla di <strong>in</strong>telligenza<br />

<strong>in</strong>trapersonale e <strong>in</strong>terpersonale), legata alla capacità di provare emozioni non razionali,<br />

ma, tuttavia, di usarle <strong>in</strong> modo consapevole.<br />

È stato dimostrato da uno studio condotto presso l’Università della California di<br />

Berkeley nel febbraio 1995 come le persone dotate di grande <strong>in</strong>telligenza emotiva siano<br />

socialmente equilibrate, espansive ed allegre, non soggette a paure o al rimug<strong>in</strong>are di<br />

135

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!