TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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Le protagoniste del processo d’<strong>in</strong>ternazionalizzazione non sono più solo le imprese<br />
m<strong>in</strong>ori, ma anche e soprattutto quelle di grandi dimensioni, operanti <strong>in</strong> settori<br />
tecnologicamente avanzati e le cui modalità d’<strong>in</strong>ternazionalizzazione hanno ricalcato il<br />
classico modello dell’IDE.<br />
Inoltre, questi <strong>in</strong>vestimenti sono <strong>in</strong>dirizzati <strong>in</strong> misura maggiore verso i paesi<br />
sviluppati che non verso i PVS. Di conseguenza, anche la validità della teoria proposta<br />
da Kojima e Ozawa è risultata <strong>in</strong>debolita.<br />
2.1.2 La globalizzazione economica: caratteristiche dist<strong>in</strong>tive<br />
La globalizzazione economica è la conseguenza di un progetto di visione del mondo<br />
e dell’economia portato avanti da attori politici, istituzioni e coalizioni transnazionali,<br />
basato sul libero scambio sia degli output che degli <strong>in</strong>put (capitale e lavoro): nasce<br />
perciò da una scelta di tipo politico, nella quale viene def<strong>in</strong>ito il processo di<br />
liberalizzazione dei mercati capitali e di privatizzazione della proprietà pubblica dello<br />
Stato, che viene ceduta ai privati.<br />
In term<strong>in</strong>i più canonici, può essere def<strong>in</strong>ita come:<br />
“una fase del capitalismo moderno, <strong>in</strong>iziata negli anni Ottanta e caratterizzata da<br />
una crescente <strong>in</strong>tegrazione <strong>in</strong>ternazionale delle attività economiche sia nelle forme<br />
tradizionali – commercio ed <strong>in</strong>vestimenti diretti all’estero – sia <strong>in</strong> forma nuove –<br />
<strong>in</strong>vestimenti f<strong>in</strong>anziari, speculazioni sui cambi, commercio nei servizi, accordi di<br />
cooperazione tra imprese, flussi di tecnologia”.<br />
Ma questo non significa, allora, che se la globalizzazione nasce da un fatto politico,<br />
essa “può anche” (o forse sarebbe meglio dire, “dovrebbe soprattutto”) essere governata<br />
attraverso la politica e le scelte prese all’<strong>in</strong>terno di essa?<br />
Lascio per un momento <strong>in</strong> sospeso questa domanda e faccio un piccolo passo<br />
<strong>in</strong>dietro, perché, per comprendere il processo di globalizzazione nel suo profondo, è<br />
impresc<strong>in</strong>dibile evidenziare gli elementi che la differenziano rispetto al più antico e noto<br />
fenomeno dell’<strong>in</strong>ternazionalizzazione delle relazioni economiche (vedi supra par. 2.1.1)<br />
e cioè (Zamagni, 2005a):<br />
1. la destrutturazione dei modi di organizzare l’attività produttiva e del modo di<br />
concepire i rapporti tra politica ed economia;<br />
2. l’aumento a livello globale della ricchezza e del reddito prodotti che riduce la<br />
povertà assoluta, da un lato, e aumenta la povertà relativa, dall’altro;<br />
3. la tendenza all’omologazione culturale.<br />
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