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TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon

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Sono le c.d. organizzazioni della società civile 44 , dove con il term<strong>in</strong>e<br />

“organizzazione” si <strong>in</strong>tende “un’unità sociale, deliberatamente costituita, dotata di una<br />

struttura di ruoli funzionali al perseguimento di determ<strong>in</strong>ati f<strong>in</strong>i”, ovvero soggetti<br />

caratterizzati da omogeneità <strong>in</strong>terna, che fanno scelte libere ed autonome, <strong>in</strong> cui esiste<br />

un livello almeno m<strong>in</strong>imo di differenziazione dei compiti per perseguire obiettivi più o<br />

meno espliciti, comuni e condivisi (Bassi, 2008).<br />

In particolare, queste tipologie di organizzazioni hanno delle caratteristiche che le<br />

diversificano da altre tipologie di organizzazioni e che sono (Bassi, 2008):<br />

a. la natura privata: sono discipl<strong>in</strong>ate dal diritto civile – caratteristica che le<br />

differenzia dallo Stato, discipl<strong>in</strong>ato dal diritto pubblico;<br />

b. l’essere formalmente costituite: attraverso un atto costitutivo e/o uno statuto,<br />

che permettono di def<strong>in</strong>ire una l<strong>in</strong>ea di demarcazione della responsabilità e di<br />

dare stabilità nel tempo – caratteristica che le differenzia dalle relazioni<br />

<strong>in</strong>formali o primarie;<br />

c. un f<strong>in</strong>e non profit: s<strong>in</strong>tetizzato nel “v<strong>in</strong>colo di non distribuzione degli utili”,<br />

che prevede la redistribuzione per <strong>in</strong>tero degli utili maturati durante l’attività<br />

dell’organizzazione;<br />

d. la volontarietà: decl<strong>in</strong>abile rispetto all’orig<strong>in</strong>e dell’organizzazione, alla<br />

configurazione delle risorse umane (volontari), alle risorse economico-<br />

f<strong>in</strong>anziarie disponibili (donazioni);<br />

e. l’autogestione: si concretizza nelle forme e nelle modalità di gestione della<br />

classe dirigente, che deve essere la “cart<strong>in</strong>a tornasole” della compag<strong>in</strong>e<br />

associativa;<br />

f. la pubblica utilità: riguarda la differenza tra organizzazioni “mutualistiche” e<br />

“solidaristiche”: nelle prime, i soggetti beneficiari sono i facenti parte della<br />

compag<strong>in</strong>e sociale; nelle seconde, i soggetti beneficiari sono terzi rispetto<br />

all’organizzazione.<br />

Le prime tre caratteristiche sopramenzionate sono strettamente identitarie di questa<br />

tipologia di organizzazioni, mentre le successive tre possono essere def<strong>in</strong>ite come<br />

accessorie e possono essere presenti <strong>in</strong> misura più o meno ampia all’<strong>in</strong>terno delle<br />

diverse tipologie di OSC.<br />

44 Il dibattito <strong>in</strong> merito alle def<strong>in</strong>izioni term<strong>in</strong>ologiche di “terzo settore” è tuttora al centro degli<br />

studi dei sociologi mondiali (cfr. Colozzi, Bassi, 2003). In questo contesto si è scelto di usare,<br />

pertanto, il term<strong>in</strong>e “organizzazioni della società civile”.<br />

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