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TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon

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sicurezza sociali. Oltre all’aumento del reddito pro-capite, aumenta anche la<br />

forza-lavoro <strong>in</strong>dustriale e, come conseguenza, la popolazione urbana.<br />

Molte le critiche rivolte alla “teoria degli stadi”, a partire dalla rozza visione delle<br />

società tradizionali – per def<strong>in</strong>izione società sottosviluppate – per arrivare alla sicurezza<br />

nel sostenere che dopo la fase di decollo non possano esistere fenomeni di crisi,<br />

stagnazioni e regresso – questo perché l’ideologia implicita è <strong>in</strong>genuamente<br />

evoluzionistica, cioè suppone che la storia segua una l<strong>in</strong>ea progressiva per tappe<br />

necessarie. Di conseguenza, secondo questa teoria non può esistere l’ipotesi – o<br />

quantomeno il “sospetto” – che gli stadi possano sovrapporsi o possano essere saltati.<br />

Lo stesso Rostow si accorse <strong>in</strong> parte delle carenze della sua teoria e <strong>in</strong> scritti<br />

posteriori aggiunse un sesto “stadio”, quello della ricerca della qualità, caratterizzato<br />

dalla percezione dei costi <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di ambiente, <strong>in</strong>giustizie non elim<strong>in</strong>ate, valori umani<br />

che trascendono i macch<strong>in</strong>ari e gli apparecchi per il consumo di massa.<br />

Pur non essendo un buon <strong>in</strong>dicatore della produttività di un paese – ovvero la<br />

relazione esistente tra il livello delle risorse economiche ed il livello del PIL –, il PIL<br />

cont<strong>in</strong>ua ad essere l’<strong>in</strong>dicatore economico maggiormente utilizzato dagli economisti, dai<br />

governi e dalle organizzazioni economiche, i quali associano spesso la crescita<br />

economica al benessere di una popolazione, cont<strong>in</strong>uando a seguire la strada <strong>in</strong>dicata dal<br />

concetto di modernizzazione.<br />

Tuttavia, è sempre più <strong>in</strong>negabile che il PIL presenti delle lacune che si trasformano<br />

<strong>in</strong> limiti della bontà di calcolo di questo <strong>in</strong>dicatore; i motivi per cui il PIL si rivela un<br />

<strong>in</strong>dicatore <strong>in</strong>sufficiente per misurare lo sviluppo ed il benessere sono (Renzo, 2003):<br />

a. la mancata considerazione dei costi sociali ed ambientali: il PIL ignora ogni<br />

cosa che accade al di fuori degli scambi monetari, non <strong>in</strong>cludendo nel suo<br />

calcolo né i costi sociali né quelli ambientali. Ne deriva, come già detto, che<br />

alcune esternalità 17 negative, fra cui i costi del decl<strong>in</strong>o sociale (ad esempio, il<br />

crim<strong>in</strong>e) e del degrado ambientale (ad esempio, l’<strong>in</strong>qu<strong>in</strong>amento ed i disastri<br />

naturali), vengono considerate solo perché motori di transazioni monetarie che<br />

discendono dall’adozione di misure utili per la loro elim<strong>in</strong>azione. Appare<br />

evidente come siano tralasciate tutte le ripercussioni negative sullo stato<br />

emotivo, psicologico e fisico degli <strong>in</strong>dividui. Inoltre, se da un lato il PIL<br />

considera l’aumento della produzione, occorre precisare che non contabilizza<br />

17 Un’esternalità è una conseguenza (positiva o negativa) di un’azione economica posta <strong>in</strong><br />

essere al di fuori di una relazione contrattuale – o comunque negoziale – tra soggetti e a cui<br />

pertanto non viene associato un prezzo e per cui non esiste un mercato (Stiglitz, 2003).<br />

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