TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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Dopo la prima fase di <strong>in</strong>formazione, essi sono stati divisi <strong>in</strong> gruppi multil<strong>in</strong>guistici –<br />
con a disposizione traduttori simultanei del Parlamento e moderatori che gestivano i<br />
dibattiti – per discutere tra di loro e giungere, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, alla manifestazione della loro<br />
op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> merito.<br />
L’esperienza, così come dedotto dagli organizzatori leggendo i questionari f<strong>in</strong>ali<br />
compilati dai 362 soggetti, è stata molto preziosa e utile.<br />
Anche <strong>in</strong> Italia sono stati mossi i primi passi verso il sondaggio <strong>in</strong>formato “à la<br />
Fishk<strong>in</strong>” e più precisamente dalla Regione Lazio. Qui, <strong>in</strong>fatti, si è svolto il 03 dicembre<br />
2006 un deliberative poll<strong>in</strong>g <strong>in</strong> merito ai temi della politica e dell’amm<strong>in</strong>istrazione<br />
locale.<br />
È stato <strong>in</strong>dividuato un campione rappresentativo per età, sesso e condizione sociale<br />
composto da 119 cittad<strong>in</strong>i laziali.<br />
Il risultato raggiunto è stato un 85% del totale con un’idea più chiara sui temi<br />
affrontati.<br />
Personalmente, la mia op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> merito è duplice: da un lato, ritengo che la<br />
partecipazione dei cittad<strong>in</strong>i alla vita politica, nonché civile, sia fondamentale e<br />
configurabile come un diritto naturale e, perciò, sostengo il concetto di democrazia<br />
deliberativa.<br />
Più nello specifico, giudico <strong>in</strong> maniera positiva il sondaggio deliberativo, ma solo<br />
quando esso viene applicato alla luce dei suoi limiti: con questo voglio dire che credo<br />
che il sondaggio deliberativo possa risultare efficace nel momento <strong>in</strong> cui la sua<br />
applicazione avvenga <strong>in</strong> un’ottica di breve periodo, con l’obiettivo di responsabilizzare<br />
le persone e stimolare <strong>in</strong> loro l’<strong>in</strong>teresse verso la partecipazione e l’<strong>in</strong>formazione su fatti<br />
che le co<strong>in</strong>volgono <strong>in</strong> quanto cittad<strong>in</strong>i, non di un paese o di una città, ma del mondo.<br />
In un’ottica di lungo periodo ritengo, <strong>in</strong>vece, maggiormente auspicabile che<br />
l’attenzione verso certe tematiche e problematiche nasca “dal basso”, direttamente dai<br />
cittad<strong>in</strong>i, come se fosse naturale (ma la questione <strong>in</strong> realtà dovrebbe essere: “perché non<br />
dovrebbe esserlo?”) occuparsene.<br />
In tal caso, il problema – che sussiste anche quando parliamo di sondaggio<br />
deliberativo – sarebbe quello di garantire una corretta <strong>in</strong>formazione ai cittad<strong>in</strong>i: la<br />
dis<strong>in</strong>formazione, <strong>in</strong>fatti, è un problema non meno importante e frequente della<br />
partecipazione.<br />
I mezzi che producono <strong>in</strong>formazioni sono sempre più concentrati <strong>in</strong> poche mani e<br />
simili tra loro, le fonti delle notizie sono sempre le stesse, la ricerca dell’articolo “ad<br />
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