TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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1.4.3 Critiche al modello elitistico-competitivo<br />
Se, da un lato, l’<strong>in</strong>dividualismo e l’utilitarismo tessono gli elogi della forma<br />
rappresentativa della democrazia, dall’altro lato c’è chi <strong>in</strong>vece, come Marx e i socialisti,<br />
critica questa forma di democrazia, <strong>in</strong>terpretandola quale sistema di libertà politica che<br />
deve consentire al popolo di creare un ord<strong>in</strong>e sociale <strong>in</strong> grado di cancellare privilegi e<br />
dist<strong>in</strong>zioni sociali (Greblo, 2000); Marx e i socialisti ritengono, <strong>in</strong>oltre, che la<br />
democrazia rappresentativa non sia altro che la legittimazione ideologica della<br />
diseguaglianza sociale, la forma corrotta dell’ideale della democrazia diretta.<br />
La democrazia rappresentativa opera attraverso elezioni legislative, voto libero e<br />
segreto e trasparenza dell’operato dell’esecutivo al governo (Goodhart, 2001).<br />
Tuttavia, non è un regime politico <strong>in</strong> cui le persone realmente governano, anche se lo<br />
si vuol far passare per tale. Infatti, nemmeno gli abitanti di Atene del V secolo a.C.<br />
ritenevano le elezioni una caratteristica democratica, reputandole, piuttosto, un elemento<br />
a favore di un governo aristocratico.<br />
Marx sostenne che la separazione tra società civile e Stato, nonché la rappresentanza<br />
politica separata dalla società civile sia l’equivalente politico del concetto di divisione<br />
del lavoro; qualcosa che, qu<strong>in</strong>di, tende ad alienare il cittad<strong>in</strong>o dalla sua responsabilità<br />
civica nei confronti degli altri cittad<strong>in</strong>i e ad allontanare il suo <strong>in</strong>teresse dal<br />
raggiungimento del bene comune.<br />
Personalmente, la mia op<strong>in</strong>ione <strong>in</strong> merito si avvic<strong>in</strong>a a quanto sostenuto da Marx,<br />
proprio perché ritengo che le prime due rivoluzioni <strong>in</strong>dustriali abbiano cambiato<br />
profondamente il modo di pensare e di vivere dell’uomo, <strong>in</strong> relazione sia al nucleo<br />
elementare di riferimento – la famiglia – sia ai rapporti sociali con gli altri uom<strong>in</strong>i,<br />
all’<strong>in</strong>terno del contesto della civitas.<br />
Voglio sottol<strong>in</strong>eare come, a suo tempo, il suddetto modello poteva essere valido dato<br />
il periodo di transizione dovuto al secondo dopoguerra, caratterizzato da una tendenza<br />
verso la crescita economica nonché verso il progresso della società (Zamagni, 2005b).<br />
Il problema sorge nel momento <strong>in</strong> cui, <strong>in</strong> una situazione storica nonché socio-<br />
economica del tutto differente, come quella <strong>in</strong> cui ci troviamo al giorno d’oggi, si<br />
cont<strong>in</strong>ua ad applicare ancora il modello di democrazia elitistico-competitiva.<br />
La situazione democratica nel mondo, ad oggi, è, <strong>in</strong>fatti, la seguente (dati tratti dal<br />
“Rapporto Annuale della Freedom House”, 2007):<br />
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