TESI DI LAUREA in Economia Civile VOICE OR - Aiccon
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4.4.3 La partecipazione diretta nelle realtà globali e locali<br />
Lo strumento del deliberative poll<strong>in</strong>g nasce e si sviluppa come mezzo di diffusione<br />
del concetto di democrazia diretta. Tuttavia, non può avere la pretesa di essere<br />
considerato l’unico metodo attraverso cui possa essere diffusa la partecipazione attiva<br />
dei cittad<strong>in</strong>i.<br />
Durante un <strong>in</strong>contro dal titolo “Democrazia locale e nuove forme di partecipazione”,<br />
tenutosi <strong>in</strong> data 15 febbraio 2008, un professore francese, Yves S<strong>in</strong>tomer, ha proposto<br />
una tassonomia sulle diverse forme di partecipazione possibili, composta da sei modelli,<br />
tenendo conto di c<strong>in</strong>que variabili:<br />
contesto sociale, politico ed economico;<br />
quadro ideologico e scopi ufficiali (amm<strong>in</strong>istrativi, sociali, politici, ecologici,<br />
economici, ecc.);<br />
procedure partecipative;<br />
d<strong>in</strong>amica dell’azione collettiva;<br />
relazione tra politica partecipativa e politica convenzionale.<br />
I modelli così <strong>in</strong>dividuati sono (Ardizzoni, 2008):<br />
1. democrazia partecipativa: presenza di forte politicizzazione e comb<strong>in</strong>azione di<br />
tecniche top-down e bottom-up, per una società civile forte <strong>in</strong> cui si assiste<br />
l’empowerment delle classi medie;<br />
2. democrazia di prossimità: strumentalizzazione della partecipazione <strong>in</strong> quanto la<br />
prossimità è solo geografica, ma non è lasciata ampia autonomia alla società<br />
civile; il governo locale è forte ed agisce dall’alto senza però impartire regole<br />
chiare;<br />
3. modernizzazione partecipativa: strumentalizzazione della partecipazione, attuata<br />
solo per trasmettere l’idea di una modernizzazione dell’amm<strong>in</strong>istrazione locale<br />
che <strong>in</strong>vece impartisce gli ord<strong>in</strong>i dall’alto;<br />
4. partenariato pubblico/privato partecipato: la posizione dom<strong>in</strong>ante è rivestita<br />
questa volta dal mercato; i governi locali sono deboli, ma <strong>in</strong> questo modo non<br />
vengono esclusi i cittad<strong>in</strong>i;<br />
5. sviluppo comunitario: i cittad<strong>in</strong>i partecipano attivamente alle decisioni e sono<br />
loro che poi sviluppano i progetti <strong>in</strong>erenti;<br />
6. neo-corporativismo: lo Stato afferma il suo ruolo <strong>in</strong> modo centrale, ma anche<br />
l’organizzazione degli <strong>in</strong>teressi <strong>in</strong> associazioni che poi partecipano alla<br />
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