Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul

Fig. 13: Antonio Puntel Toniz.
Tischlbongara piachlan
LA MIA PRIGIONIA
Cercivento che segue la costa del monte ed è nascosta a silenziosa per arrivare a
casa. Sulla strada del Moscardo si vedeva ammassarsi una folla infinita di uomini e di
carri e noi si stava a guardare colla speranza nel cuore, senza una parola. Il sangue
non affluiva che lentamente al cervello.
Io dovetti rimanere ad aiutare il padrone di un cascinale a sloggiare i pochi animali
che gli erano rimasti e nasconderli nelle trincee per sottrarli a quell’orda di affamati.
A casa trovai tutti in lacrime. I soldati avevano rubato i maiali. Erano quattro, mi
spiacque perché avevo deciso di cambiarli nel Friuli con tanto grano. Senza indugio
presi l’unica armenta che mi era rimasta nella stalla e la portai sulla montagna.
La notte avanzò tetra ed oscura piena di ombre sinistre. Alle 24 circa sentii picchiare
di fuori, ascoltai: si bussava ad una casa vicina. Chiamai mia moglie che si alzò
ed andò alla finestra a vedere. Con il viso contraffatto dalla paura balzò indietro e
correndomi vicino mi disse appena con un fil di voce: «Cinque o sei soldati tedeschi,
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