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Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul

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Fig. 2: la varhackara su crost<strong>in</strong>i di pane.<br />

Tischlbongara piachlan<br />

APPORTI GASTRONOMICI D’OLTRALPE NELLA CUCINA DI TIMAU<br />

• da Farvalan, piatto semplicissimo, senza condimento alcuno, adatto agli anziani<br />

e ai bamb<strong>in</strong>i. Si fa con la far<strong>in</strong>a di frumento unita a dell’acqua fredda, <strong>in</strong> modo da<br />

ottenere un composto granuloso che viene versato successivamente <strong>in</strong> acqua e latte<br />

(<strong>in</strong> egual misura) bollenti. Si mescola lentamente f<strong>in</strong>tantochè l’impasto diventa un po’<br />

cremoso e si formano piccoli gnocchetti. Ricorda molto da vic<strong>in</strong>o la pasta a bricioli<br />

car<strong>in</strong>ziana (Wasserfarvalan), che molto spesso peraltro viene arricchita dall’uovo;<br />

• la speciale varhackara, cioè il lardo della parte sottocutanea del maiale con<br />

poca carne attaccata, salato, pepato e appeso ad essiccare. Viene poi tagliuzzato<br />

molto f<strong>in</strong>emente, mescolato - se lo si desidera - con dell’aglio e conservato nella<br />

piera. Con la Vahachara - che è tradizionalmente <strong>in</strong> uso soprattutto a St. Ruprecht e<br />

d<strong>in</strong>torni, <strong>in</strong> Car<strong>in</strong>zia - si prepara un appetitosissimo antipasto o merenda, spalmandola<br />

cruda su fette di pane o crost<strong>in</strong>i; oppure un prelibato condimento per verdura fresca o<br />

m<strong>in</strong>estroni, nonché per la preparazione di un orig<strong>in</strong>alissimo frico, mettendola a friggere<br />

<strong>in</strong> un pentol<strong>in</strong>o, togliendo successivamente i pezzett<strong>in</strong>i di carne, aggiungendo formaggio<br />

e cipolla e cuocendo tutto f<strong>in</strong>o ad ottenere una preparazione piuttosto croccante;<br />

• da chropfn, ovvero i cjalzòns, molto simili nella forma di mezzaluna, nel s<strong>in</strong>golare<br />

gonfiore e nella tipica <strong>in</strong>crespatura dei bordi ai Kasnudel car<strong>in</strong>ziani, peraltro di più<br />

ridotte dimensioni. Presentano - quelli preparati nel centro abitato <strong>timavese</strong> - un accentuato<br />

sapore di menta; il prezzemolo prevale <strong>in</strong>vece nettamente <strong>in</strong> quelli preparati<br />

nell’immediata periferia, per esempio a Cleulis;<br />

• is pluatburscht, che non è altro che il Blutwurst portato dai m<strong>in</strong>atori car<strong>in</strong>ziani.<br />

Ormai del tutto <strong>in</strong> disuso, assomiglia al c<strong>in</strong>quecentesco boldòn carnico che si ottiene<br />

“...mettendo a bollire il sangue di maiale, aggiungendovi un po’ di latte, di far<strong>in</strong>a, di<br />

cannella e di pepe. Si fa bollire f<strong>in</strong>o a quando il composto non com<strong>in</strong>cia ad addensarsi.<br />

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