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Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul

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USO DELLA PROPOSIZIONE RELATIVA NELLA LINGUA TIMAVESE<br />

l’enunciato formulato da un’<strong>in</strong>formatrice durante una delle mie <strong>in</strong>terviste condotte con<br />

il registratore presso la comunità <strong>timavese</strong>. Si tratta <strong>in</strong> questo caso di un esempio<br />

estrapolato dal parlato spontaneo:<br />

UNT DA SEEN HASCHARN NOOR AVN VRAITHOF AS DA PAMA<br />

DRAUF BOZZNT<br />

e quei poveretti nel cimitero dove (sui quali) crescono gli alberi<br />

Si tratta di un costrutto s<strong>in</strong>tetico nell’uso degli elementi <strong>in</strong> cui però nulla viene<br />

omesso. Non si usa BO, ma la proposizione relativa è <strong>in</strong>trodotta nuovamente e coerentemente<br />

dal connettore polifunzionale AS specificato poi da DRAUF che conferisce<br />

il concetto di spazio all’<strong>in</strong>tera frase.<br />

Tischlbongara piachlan<br />

• Conclusioni •<br />

Sono <strong>in</strong>dubbiamente chiari i limiti di una ricerca condotta con l’aiuto di un questionario<br />

e fondata sulla traduzione di frasi estraniate da un contesto e da un atto l<strong>in</strong>guistico<br />

reali. All’<strong>in</strong>izio della trattazione è stata già motivata la scelta di esporre <strong>in</strong> un contributo<br />

i risultati emersi dal questionario.<br />

Il primo aspetto, che colpisce, è senza dubbio la dimestichezza con cui la l<strong>in</strong>gua<br />

<strong>timavese</strong> viene utilizzata; ciò permette agli <strong>in</strong>formatori di dare forma e di verbalizzare<br />

il concetto di “relativa”. Il secondo aspetto, che si riallaccia a quanto detto, è la capacità<br />

di “creare” delle norme, di applicare dei meccanismi. Dalla ricerca emerge chiaramente<br />

l’utilizzo preponderante del connettore “AS”, già accettato nell’uso per costruire<br />

le proposizioni relative prodotte sul soggetto e sull’oggetto e per <strong>in</strong>trodurre altre<br />

proposizioni secondarie. Da questo punto di vista il gruppo degli <strong>in</strong>formatori, che ha<br />

preferito rendere il pronome relativo con AS ad <strong>in</strong>troduzione della proposizione, ha<br />

cont<strong>in</strong>uato qu<strong>in</strong>di a servirsi di una norma d’uso già nota nel <strong>timavese</strong>. Si tratta di<br />

un’ulteriore conferma del fatto che <strong>in</strong> ambito l<strong>in</strong>guistico niente si crea dal nulla, bensì<br />

è il frutto di una cont<strong>in</strong>ua elaborazione e di un costante adattamento del materiale<br />

preesistente.<br />

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