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Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul

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ERNST STEINICKE - ELISABETH PIOK<br />

re attenzione alla parlata locale. Il problema si pone però per la competenza l<strong>in</strong>guistica<br />

degli <strong>in</strong>segnanti. Le lezioni di tedesco vengono tenute dal 1986 a Gressoney da personale<br />

che viene da fuori e dalla metà degli anni Novanta non esiste più nessun <strong>in</strong>segnante<br />

che conosca la parlata locale.<br />

Scompare qu<strong>in</strong>di ogni contatto con la parlata locale. Non va dimenticato che secondo<br />

l‘articolo 39 dello statuto speciale la l<strong>in</strong>gua francese viene equiparata all‘italiano<br />

dalla prima classe elementare e a tale disposizione devono attenersi anche i comuni<br />

Walser. Perciò gli alunni devono confrontarsi con l‘<strong>in</strong>segnamento del tedesco, del<br />

francese e dell‘<strong>in</strong>glese.<br />

Timau, a diffrenza di Gressoney, ha il vantaggio di avere un‘<strong>in</strong>segnate di tedesco<br />

del luogo che si dimostra co<strong>in</strong>volta nel lavoro di tutela della parlata locale. Nell‘ambito<br />

dello „studio dell‘ambiente“, che a Gressoney è visto come unità d‘<strong>in</strong>segnamento supplementare,<br />

la parlata locale venne <strong>in</strong>trodotta <strong>in</strong> classe nel 1991.<br />

A scapito della conservazione del <strong>timavese</strong> si pone la compresenza di alunni, che<br />

provengono da Timau, e alunni di Cleulis dove si parla il friulano. Perciò la l<strong>in</strong>gua di<br />

<strong>in</strong>terrelazione tra gli alunni diventa il friulano, mentre l‘italiano rimane la l<strong>in</strong>gua dell‘<strong>in</strong>segnamento.<br />

A Gressoney e Issime alcuni <strong>in</strong>segnanti locali si adoperarono per la realizzazione di<br />

materiali scolastici grazie al sostegno delle sovvenzioni, concesse dall‘Assessore all‘Istruzione<br />

della regione all‘<strong>in</strong>izio degli anni Novanta. Si tratta di due testi elaborati<br />

nelle rispettive parlate locali: „Ech léré titsch“ per i bamb<strong>in</strong>i di Gressoney e „Ich leerne<br />

töitsch“ a Issime. Il testo si prefigge di <strong>in</strong>segnare ai bamb<strong>in</strong>i la parlata del luogo come<br />

se fosse una l<strong>in</strong>gua straniera. A presc<strong>in</strong>dere dal senso di questa <strong>in</strong>iziativa, si pone<br />

tuttavia come testimonianza dell‘attuale ritorno ai dialetti. Poiché proprio nella misura<br />

<strong>in</strong> cui l‘idioma locale viene codificato e pers<strong>in</strong>o utilizzato <strong>in</strong> un testo dest<strong>in</strong>ato alla<br />

scuola, si ev<strong>in</strong>ce che sta scomparendo nell‘uso orale. I testi però non vengono più<br />

utilizzati durante la lezione da molti anni perché gli <strong>in</strong>segnanti non hanno alcuna competenza<br />

nella parlata locale.<br />

Anche a Timau è stato realizzato un libro di lettura che si <strong>in</strong>titola „Realtà e fantasia“<br />

e a pag<strong>in</strong>a 4 si legge :„Il libro scritto dai bamb<strong>in</strong>i per i bamb<strong>in</strong>i – „il libri scrit dai<br />

fruz pai fruz“ – „Is puach criim van ch<strong>in</strong>dar vir da ch<strong>in</strong>dar“ (ted. Das Buch, das von<br />

K<strong>in</strong>dern für K<strong>in</strong>der geschrieben wurde). Con ciò si specificano due aspetti. Per prima<br />

cosa i testi sono stati scritti da bamb<strong>in</strong>i per i bamb<strong>in</strong>i; <strong>in</strong> secondo luogo sono scritti <strong>in</strong><br />

friulano, <strong>in</strong> italiano e <strong>in</strong> <strong>timavese</strong>. E‘ rilevante <strong>in</strong>fatti notare che da qualche anno sembra<br />

possibile far sì che i bamb<strong>in</strong>i scrivano dei testi <strong>in</strong> <strong>timavese</strong>.<br />

Per frequentare le scuole superiori gli alunni devono lasciare entrambi i paesi. La<br />

più vic<strong>in</strong>a sede universitaria è Ud<strong>in</strong>e.<br />

Lo stesso vale per Gressoney dove gli studenti delle scuole superiori si dividono<br />

negli istituti di Cormayeur, Verres, Aosta e Pont-Sa<strong>in</strong>t-Mart<strong>in</strong>. Alcuni frequentano<br />

anche le scuole della vic<strong>in</strong>a prov<strong>in</strong>cia di Ivrea. A causa della mancanza di una propria<br />

università (f<strong>in</strong>ora sono stati attivati ad Aosta solamente alcuni corsi para-universitari)<br />

viene scelta con un certo distacco Tor<strong>in</strong>o.<br />

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Quaderni di <strong>cultura</strong> <strong>timavese</strong>

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