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Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul

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Fig. 6: Il Tempio Ossario di Timau nel 1938.<br />

Tischlbongara piachlan<br />

DON TITA BULFON NON SOLO GEOLOGO MA ANCHE FITOTERAPEUTA<br />

“Pra Florio”, <strong>in</strong> Timau durante l’<strong>in</strong>vasione austriaca del 1917-18 allorché come Curato<br />

del Paese aveva svolto anche la funzione di aiuto medico. Né era da meno nella vic<strong>in</strong>a<br />

Cleulis, dagli anni Venti <strong>in</strong> poi, don Celso Morassi un appassionato cultore di fitoterapia.<br />

Ma ecco che i miracoli non vengono mai meno, perché negli ultimi giorni dello<br />

scorso novembre compare improvvisamente alla luce un prezioso libretto nero, come<br />

quelli di un tempo con il bordo delle pag<strong>in</strong>e colorate di rosso. E’ scritto a mano con una<br />

bella, m<strong>in</strong>uta e ord<strong>in</strong>ata scrittura e l’autore di esso si scopre che è nientemeno che il<br />

nostro Don Tita. Con sorpresa ci si accorge che il testo è tutto dedicato allo studio<br />

delle piante ed al loro uso per curare le malattie dell’uomo.<br />

A chi si deve quest’importante scoperta? Al buon senso di alcuni giovani che,<br />

quando il 16 Marzo 1944 muore improvvisamente don Tita, raccolsero i libri e le suppellettili<br />

del sacerdote. Anziché disperderli, Fior<strong>in</strong>o Unfer Sappad<strong>in</strong> li custodì amorevolmente,<br />

conservando anche il libretto nero di cui si è fatto cenno e svelando a Mauro<br />

Unfer quanto possedeva.<br />

Il contenuto dell’opera si rivela subito molto <strong>in</strong>teressante come documento di una<br />

farmacopea d’altri tempi, ma ricca di rimedi fitoterapici forse attuali anche oggi.<br />

Naturalmente il libretto, essendo scritto da un sacerdote, <strong>in</strong>quadra la malattia <strong>in</strong><br />

una visione cristiana <strong>in</strong> cui Dio è sempre motore di tutto, per cui conviene affidarci alle<br />

sue mani oltre che <strong>in</strong> quella del medico considerato come strumento della Provvidenza<br />

Div<strong>in</strong>a. L’opuscolo è ricco di saggi consigli e, dopo una breve <strong>in</strong>troduzione sulla febbre,<br />

sui pesi e le misure da usare nell’utilizzazione dei medic<strong>in</strong>ali, passa alla descrizione<br />

dettagliata dei vari disturbi con le ricette relative, descritte nelle sostanze e nelle<br />

dosi con certos<strong>in</strong>a precisione; il tutto è disposto <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e alfabetico, steso <strong>in</strong> 56 pag<strong>in</strong>e<br />

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