Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul
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SONIA MAZZOLINI<br />
156<br />
1.1 La didattica museale e l’attività di laboratorio: una scelta motivata<br />
Le prime esperienze di didattica museale si sono svolte negli anni Settanta nei<br />
Musei <strong>in</strong>glesi ed americani, istituzioni da sempre all’avanguardia <strong>in</strong> questo settore. In<br />
Italia nel decennio successivo alcuni laboratori didattici si sono tenuti alla P<strong>in</strong>acoteca<br />
di Bologna su suggerimento di docenti <strong>in</strong>teressati ad approfondire l’educazione all’immag<strong>in</strong>e.<br />
A Milano all’Accademia di Brera sono stati proposti dei progetti pilota per<br />
analizzare le tecniche artistiche ed <strong>in</strong>oltre <strong>in</strong> campo scientifico il Museo di Storia Naturale<br />
ha avviato diversi laboratori per <strong>in</strong>dagare la natura <strong>in</strong> genere. Da allora, come si<br />
diceva nel paragrafo precedente, molto è stato fatto: le attuali attività didattiche <strong>in</strong><br />
Museo non presuppongono solamente l’approfondimento teorico nelle sale espositive<br />
ma anche attività pratico-manuali <strong>in</strong> una sala adeguatamente predisposta allo svolgimento<br />
di tali esperienze. Solitamente gli alunni vengono stimolati a produrre degli elaborati<br />
concernenti i temi affrontati durante la spiegazione. La partecipazione attiva<br />
degli <strong>in</strong>segnanti è fondamentale per la cont<strong>in</strong>uazione e l’approfondimento <strong>in</strong> classe<br />
delle tematiche già sviluppate <strong>in</strong> Museo. C’è <strong>in</strong>oltre da tener presente che durante i<br />
laboratori didattici l’operatore <strong>cultura</strong>le prende <strong>in</strong> considerazione determ<strong>in</strong>ati aspetti<br />
ed it<strong>in</strong>erari tematici proposti nel Museo al f<strong>in</strong>e di concentrare l’attenzione ed analizzare<br />
<strong>in</strong> tutte le sue sfaccettature l’argomento dell’attività di laboratorio.<br />
Lo schema seguente riassume i concetti appena evidenziati:<br />
I PERCHÉ DELLE ATTIVITÀ DI LABORATORIO IN MUSEO<br />
• Perché attraverso le attività che propone, il laboratorio didattico crea un legame<br />
tra apprendimento e produzione;<br />
• perché risponde a un’esigenza di mutamento del lavoro educativo non limitato<br />
ad obiettivi didattici;<br />
• perché propone un metodo di conoscenza, attraverso la ricerca, analogo a quello<br />
della produzione <strong>cultura</strong>le nei vari campi;<br />
• perché la scuola ha bisogno di rapporti con istituzioni ed organizzazioni esterne<br />
che offrono spazi e risorse non <strong>in</strong> modo occasionale, sporadico e superficiale ma <strong>in</strong><br />
modo permanente e adeguato sul piano pedagogico;<br />
I laboratori così come vengono concepiti dagli operatori didattici, diventano il giusto<br />
mezzo per far conoscere il museo ai visitatori, proponendo adeguate chiavi di lettura <strong>in</strong><br />
base alla tipologia degli utenti. La vocazione per il pubblico, come dice <strong>in</strong> “Museologia”<br />
Adalgisa Lugli, è recente. Questa tendenza viene <strong>in</strong>centivata grazie alle attività<br />
didattiche che normalmente si svolgono nelle sale dei Musei e che per questa loro<br />
caratteristica hanno l’effetto di <strong>in</strong>centivare la visita alle strutture museali. Tuttavia si<br />
sta affermando anche la tendenza a costituire dei corners didattico-museali all’<strong>in</strong>terno<br />
delle scuole, esponendo, <strong>in</strong> angoli adeguatamente predisposti e messi a disposizione<br />
dalla strutture scolastiche, reperti museali o oggetti particolarmente significativi legati<br />
Quaderni di <strong>cultura</strong> <strong>timavese</strong>