Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul
Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul
Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
GUIDATO DA DIABOLICO SPIRITO ...<br />
che fuori di questa Terra al luogo deputato, et ivi habb<strong>in</strong>o a restare per esempio<br />
delli passeggieri”. 23<br />
È sicuro che il “Zuffetto”, abbandonate forse le sue figliolette, non fece mai più<br />
ritorno <strong>in</strong> Paluzza.<br />
Tischlbongara piachlan<br />
• altre aggressioni mortali •<br />
Una bravata con una buona dose di violenza avvenne <strong>in</strong> Ligosullo nel 1609 e gli<br />
autori furono un gruppetto di del<strong>in</strong>quenti locali, probabilmente dei giovanotti senza<br />
l’impegno del lavoro quotidiano.<br />
Tali Daniele fu Cristoforo Morocutti, Domenico fu Giovanni del Moro, Matteo<br />
Morocutti, Bartolomeo fu Antonio Morocutti e Paolo fu Pietro Morocutti, <strong>in</strong>contrarono,<br />
l’ultimo dì del mese di giugno, un povero di nome Valent<strong>in</strong>o il quale “era solito<br />
pratticare <strong>in</strong> quella villa cercando elemos<strong>in</strong>a”. Non trovarono di meglio che percuoterlo<br />
con un legno e <strong>in</strong> maniera talmente forte che il misero, nello stesso giorno,<br />
“passò di questa vita, et è morto”.<br />
Tutti furono chiamati a rispondere davanti al Tribunale di Tolmezzo, ma del gruppetto<br />
di del<strong>in</strong>quenti non si presentarono nè Daniele Morocuttì e nemmeno Domenico<br />
del Moro. Su di loro, perciò, si abbattè <strong>in</strong> maniera pesante la mano della Giustizia;<br />
dichiarati contumaci furono condannati al bando perpetuo.<br />
Non ci è dato sapere quali furono le pene comm<strong>in</strong>ate agli altri tre aggressori. 24<br />
Segnaliamo, brevemente, altre aggressioni con esito mortale avvenute <strong>in</strong> Carnia.<br />
A Cercivento, nel 1545, V<strong>in</strong>cenzo fu Giuliano Dassi uccise con una coltellata Romano<br />
Badda; vittima ed aggressore abitavano <strong>in</strong> quella villa. 25<br />
Nel 1594 un certo Benedetto da Colza di Enemonzo uccise un non meglio identificato<br />
Filippo da Paluzza. 26<br />
A Priola, nel 1606, Leonardo e Odorico fratelli e figli di Agost<strong>in</strong>o Petas, con la<br />
complicità di Gaspare di Matteo Gaspari, oste <strong>in</strong> quel luogo, assalirono i fratelli Domenico<br />
e Biagio figli di Simone Quaglia. La peggio l’ebbe il Biagio, deceduto a seguito<br />
delle ferite subite. 27<br />
Protagonista dell’ultimo atto di violenza con esito mortale, da noi riscontrato nel<br />
periodo veneto, fu, nel 1702, Odorico figlio del fu Francesco del Bon da Paluzza. La<br />
vittima fu un certo Daniele Venchiarutto detto Trava<strong>in</strong>o da Osoppo, il quale, assieme<br />
al compagno Antonio Trombetta era salito dal Friuli, con dei somarelli, per vendere<br />
biade nelle ville di Paluzza e Siaio.<br />
Al sopraggiungere della notte, i due venditori ambulanti si accorsero di aver smarrito<br />
uno di questi animali e, “accesa una luce, andarono <strong>in</strong>quirendo per le stalle<br />
del vic<strong>in</strong>ato di Paluzza, villa sudetta e, tra gl’altri luoghi osservato nella stalla<br />
dell’<strong>in</strong>quisito (il del Bon) se fusse ricoverato”. Accortasi di ciò la moglie dell’Odorico<br />
li sgridò, mentre quest’ultimo li <strong>in</strong>seguì per il paese; ma <strong>in</strong>vano.<br />
Nel ritornare a casa, però, “adocchiato il misero Daniele, nullis dictis (senza<br />
dirgli nulla), diedesi una ferita con cortello stilato, penetrante nell’<strong>in</strong>terno, sotto<br />
59