Cop. quaderni cultura timavese - Taic in Vriaul
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GIULIO DEL BON - MAURO UNFER<br />
meterio Parochiali”. (4 maggio. Antonio figlio di Floriano Primus di anni 25 da Timau<br />
colpito nel petto da una pallottola per un <strong>in</strong>cidente provocato da uno che esercitava la<br />
caccia, morì dopo aver ricevuto i div<strong>in</strong>i Sacramenti. È stato sepolto nel cimitero parrocchiale).<br />
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Dal sopraccitato atto notarile apprendiamo che all’<strong>in</strong>cidente seguì una causa nel<br />
Foro di Tolmezzo e che ad un certo punto, cercarono di evitare ulteriori spese nonchè<br />
di far riconciliare le due famiglie, “così per <strong>in</strong>terposizione dè Comuni Amici si sono<br />
convenuti , ed accordati nel seguente modo, cioè che il sud(dett)o Mentil sia<br />
tenuto, ed obbligato, come <strong>in</strong> effetto s’obbliga contar, ed esborsar... L.400,...oltre<br />
le odierne spese, ed un regalo, che doverà fare alli Rev. Sig. D: Giacomo Straul<strong>in</strong>o<br />
Capellano di Paluzza, e D: Pietro Lischiuttta Capellano di Timau per li loro<br />
<strong>in</strong>comodi sofferti <strong>in</strong> assistenza del suacenato defonto...”. Dopodichè, i rappresentanti<br />
del defunto Primus fecero “una perpettua quietanza, e sanciera pace col<br />
tocco della mano, e baccio per maggior segno di pace...”.<br />
La riconciliazione, come si vede, avveniva sempre dopo il risarcimento delle offese.<br />
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• il perdono •<br />
Alle volte, però, <strong>in</strong> quei secoli difficili non solo si riusciva a perdonare, ma ci si<br />
faceva anche promotori del perdono altrui.<br />
Accadde che, nel 1672, Matteo Matiz da Timau fosse rimasto vittima di un’aggressione<br />
(percosse con pugni) da parte di Giovanni Primus e del di lui cognato Adamo<br />
Moser. L’atto violento ebbe naturale conseguenza davanti alla Giustizia di Tolmezzo e<br />
fu a questo punto che si fece strada, nell’offeso, il sentimento del perdono.<br />
“Per il che il mese d’Aprile prossimo passato il medesimo Matiz, essendoli<br />
dalli medesimi offensori per l’amor di Dio adimandata la pace, considerando<br />
egli all’Orazione che quotidianamente offerisce a Dio, dove ci <strong>in</strong>segna che nella<br />
forma che noi rimettiamo à nostri debitori ci vogli rimetter esso Iddio li nostri<br />
Debiti per non s’<strong>in</strong>gannar se stesso ha Cristianamente non solamente all’hora<br />
perdonatoli l’offesa con tutto il suo cuore, ma hora conoscendo ancora lui haverli<br />
dato occasione Implora, supplica et prega la S.ta Giustizia non voler per<br />
questo proceder contra li medesimi con rigore, ma esserli mitti Clementi e misericordiosi<br />
à riguardo dilla loro miserabil fortuna, et della quantità di Creature<br />
che hanno di rilevare.”.<br />
Fu quest’atto, fatto alla presenza di testimoni, sottoscritto dal notaio: “et così con<br />
questo, et ogni altro miglior modo, <strong>in</strong>stò che per me nodaro resti annotato.”. 40<br />
Sicuramente il gesto di <strong>in</strong>dulgenza di Matteo Matiz sarà stato preso <strong>in</strong> favorevole<br />
considerazione dai giudici della Terra di Tolmezzo.<br />
La Giustizia, alla quale spettava il compito di applicare le severe leggi della Serenissima<br />
Repubblica di Venezia ed il cui <strong>in</strong>tervento si rendeva necessario per arg<strong>in</strong>are<br />
le numerose risse e scontri che f<strong>in</strong>ivano frequentemente nel sangue, sapeva, alle<br />
volte, dimostrarsi anche generosa.<br />
Quaderni di <strong>cultura</strong> <strong>timavese</strong>