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Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

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stesso Said Rashed e il Lahderi, e presumibilmente erano le persone che,<br />

secondo il piano originario, all’occorrenza avrebbero dovuto essere<br />

impiegati per eseguire l’omicidio”. (v. sentenza della Corte d’Assise di<br />

Milano del 27.11.86).<br />

Tanto s’è riportato di quella decisione non solo per completezza di<br />

ricostruzione del fatto e di tutte le funzioni di coloro che vi concorsero, ma<br />

anche per delineare con precisione la figura di Said Rashed al fine di meglio<br />

comprendere il peso della sua organizzazione e i comportamenti che le<br />

nostre Autorità terranno in quel torno di tempo nell’ambito dei procedimenti<br />

scaturiti dalla campagna di esecuzioni contro i dissidenti antigheddafiani.<br />

Ma prima di affrontare la posizione del giustiziere appare opportuno,<br />

al fine di valutare a pieno quella campagna e la reazione ad essa delle nostre<br />

Autorità, concludere il discorso sulla vittima. Costui già appariva nella lista<br />

dei cittadini libici consegnata da Mousa Salem, di cui alla nota del<br />

Raggruppamento Centri CS del 13.08.79, dei quali veniva chiesta dal<br />

rappresentante libico l’espulsione verso la Libia. Inoltre è inserito nella lista<br />

dei nomi consegnata il 2 aprile 80 al Rappresentante del Servizio<br />

informativo libico, Mousa Salem: “a. Abdeljalil Zaki Aref - abita a Roma in<br />

via Veneto n. 108, commerciante; b. Abdel Latif Leguel - abita a Roma in<br />

via Sicilia n.20, con recapito anche in via Sardegna n. 32, commerciante; c.<br />

Abdalla Omar Giauda - abita a Roma, viale Tito Livio n. 130, presso<br />

l’albergo “Villa Ginestre”; d. Mohamed Bashir El Huni - abitava a Roma,<br />

viale Carnaro n.32, già giornalista-editore, è di recente deceduto per collasso<br />

cardiaco; e. El Senussi El Idrisi - abita a Roma, via Val d’Ala n.26, tel.<br />

8128969, commerciante; f. Said Belrewin - abita a Roma presso la pensione<br />

“Paisiello” sita nella via omonima n.47. Non nota l’attività svolta; g.<br />

Azzedin El Hedeiri - abita a Bolzano, piazza Verdi n.28, affarista; h. Rajab<br />

Ben Katu - abita a Roma, via Morliano n.12, noto col nome di Rageb Ben<br />

Katu, affarista; i. Amru Essahly - potrebbe identificarsi in Omar Sassi Sahli,<br />

nato a Giado il 16.05.35, proprietario di un appartamento sito in questa via<br />

Marziale, 47 scala A int.15, con recapito provvisorio in via Val Sillaro n.42;<br />

l. Mohamed Ibrahim Elzlitini - abita a Roma, viale Tito Livio n.130, presso<br />

l’albergo “Villa Ginestre””. Questa ulteriore trasmissione d’elenco scaturiva<br />

dalle richieste che Mousa Salem, ora pietendo ora minacciando, aveva<br />

formulato prospettando i “mali” in cui sarebbe incorso il nostro Paese, ove<br />

non fossero state accolte. E’ bene riportare per intero la nota del S.I.S.MI<br />

concernente tale richieste: “1. <strong>Il</strong> soggetto, nel corso di un incontro con<br />

elemento di questo Organismo, sollecitato allo scopo di avere un colloquio<br />

con il Direttore del S.I.S.MI al più presto possibile, è apparso notevolmente<br />

avvilito, depresso e sfiduciato.<br />

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