25.09.2013 Views

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Sempre nel corso del 79, sebbene all’inizio i rapporti tra Italia e Libia<br />

apparissero buoni, si hanno avvisaglie di problemi sempre più gravi e<br />

l’intesa fra i due Paesi entra in crisi. Motivo principale: la richiesta di<br />

risarcimento per i torti subiti durante il periodo coloniale italiano ed i danni<br />

cagionati nel corso dell’ultimo conflitto mondiale.<br />

Tali contrasti però non intaccavano minimamente i rapporti<br />

commerciali tra i due Paesi, tant’è tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo<br />

del 1980 il Ministro del Commercio con l’Estero, Stammati, si reca in visita<br />

a Tripoli per definire alcuni accordi di cooperazione economica, scientifica e<br />

tecnica. <strong>Il</strong> Ministro, nell’occasione, viene accompagnato dal generale Jucci<br />

che confermava “l’interesse libico a ricevere maggior assistenza anche nel<br />

settore militare”. Da un biglietto dell’ufficiale di collegamento del S.I.S.MI<br />

al MAE, per la visione al Direttore del S.I.S.MI, datato 04.03.80, allegato<br />

alla fotocopia di un appunto datato 03 marzo 80 e diretto all’attenzione del<br />

Ministro degli Affari Esteri, al tempo l’on.leRuffini, relativo alla missione di<br />

Stammati in Libia, si rileva la perplessità dell’ufficiale nell’apprendere che il<br />

generale Jucci aveva accompagnato il Ministro a Tripoli, precisando, altresì,<br />

di non avere altri elementi sullo scopo della missione del generale.<br />

8. Le uccisioni dei dissidenti libici in Italia.<br />

<strong>Il</strong> 1980 è l’anno in cui la dissidenza libica in Europa ed in modo<br />

particolare nel nostro Paese subisce da parte del regime di Gheddafi colpi<br />

durissimi. <strong>Il</strong> leader libico nel corso di una cerimonia avvenuta il 27 aprile<br />

presso l’Accademia Militare di Tripoli lancia un ultimatum per il rimpatrio<br />

dei fuoriusciti, ultimatum che fissa, come data ultima per il rientro in Patria,<br />

il giorno 11 giugno 80. <strong>Il</strong> 3 maggio un membro del “Comitato Popolare”<br />

della Rappresentanza libica a Roma, nel corso di una conferenza stampa,<br />

dichiara esplicitamente che i libici residenti all’estero saranno giustiziati se<br />

non avranno fatto rientro in Libia entro il 10 giugno. Alla fine di maggio il<br />

<strong>Capo</strong> dell’Ufficio Popolare libico per le Rappresentanze Diplomatiche<br />

estere, prof. Shahati, convoca separatamente gli Ambasciatori della CEE<br />

accreditati a Tripoli, cui rivolge la richiesta del Governo di Tripoli volta ad<br />

ottenere la consegna degli oppositori libici residenti nei Paesi CEE,<br />

minacciando, in caso di rifiuto, ritorsioni sui rapporti commerciali bilaterali e<br />

sulle stesse comunità di detti Paesi presenti in Libia.<br />

La data scelta come scadenza dell’ultimatum è significativa per il<br />

leader libico, in quanto essa cadeva nel decimo anniversario della cacciata<br />

4761

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!