25.09.2013 Views

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

parti di velivoli. In una di queste occasioni si parlò incidentalmente della<br />

vicenda di Ustica e di quella relativa al MiG libico. <strong>Il</strong> generale Guglielmetti<br />

gli riferì che il MiG 23 non era in mano libica e comunque non era<br />

correlabile con l’incidente di Ustica, giacchè il suo raggio di azione non gli<br />

avrebbe permesso di fare “tutto quel giro”. Egli però non ha mai saputo a<br />

quale “giro” si riferissero. Quei generali gli dissero anche che la verità sul<br />

disastro di Ustica “era meglio che non veniva fuori, altrimenti si sarebbe<br />

scatenato un polverone a livello internazionale” (v. esame Del Re Aldo, GI<br />

05.10.90).<br />

Nel corso di un incontro con il giornalista De Marchi e sulla base di<br />

quanto riferitogli dai citati generali, Del Re congettura come cause del<br />

disastro di Ustica, sia quella dell’esplosione di bomba che quella di missile.<br />

Le ragioni dell’abbattimento le riconduce al traffico di parti di ricambio e di<br />

armi per aerei; a tale proposito afferma che le rotte percorse dai libici per<br />

occultare i loro movimenti, erano Bologna-Palermo, Palermo-Malta e Malta-<br />

Libia. Spiega che una delle chiavi di lettura per chiarire la tragedia di Ustica<br />

poteva essere nascosta nella lista dei passeggeri che avevano prenotato, ma<br />

non erano partiti, così come gli avevano riferito i generali (v. esame Del Re<br />

Aldo, GI 05.10.90). Infatti suppone che in quella lista vi fosse il nominativo<br />

di una persona che aveva con sé dei documenti segretissimi inerenti il<br />

traffico sopra menzionato (v. esame Del Re Aldo, GI 18.10.90).<br />

Riferiva inoltre di aver comunicato le confidenze ricevute all’ICER al<br />

generale Miceli in alcuni incontri avuti in un palazzo di Via del Corso nei<br />

pressi della Rinascente, nel periodo in cui questi era parlamentare. Gli<br />

incontri, precisa Del Re, miravano a sollecitare la liberazione dei suoi amici<br />

ristretti in Libia. Ricorda che in una circostanza Miceli gli disse di aver<br />

aiutato nel passato Gheddafi nella presa del potere, convinto che questa<br />

scelta corrispondesse agli interessi italiani. <strong>Il</strong> generale Miceli ha escluso di<br />

aver conosciuto Del Re così come di aver ricevuto notizie sul colpo di Stato<br />

a Tobruk e sulla caduta del MiG libico, diverse da quelle provenienti da<br />

fonti parlamentari (v. esame Miceli Vito, GI 17.10.90).<br />

Tuttavia il PM osserva, giustamente, che il generale Miceli è risultato<br />

buon amico di quel Nisi Marcello, che avrebbe messo in contatto Del Re<br />

con Guglielmetti, cosicché non appare inverosimile che al parlamentare Del<br />

Re si sia rivolto nel tentativo di aiutare gli amici in difficoltà in Libia.<br />

Del Re riferisce quindi di aver appreso nei mesi di maggio e giugno<br />

dell’80 da alcuni libici, che accompagnava alle cure ad Abano Terme, che<br />

ufficiali o sottufficiali dell’Aeronautica Militare italiana, “che si trovavano in<br />

Libia per addestrare i libici alla guida degli aerei, avevano passato” a<br />

Gheddafi delle notizie tecniche sui “vuoti” della copertura radar e sui punti<br />

4808

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!