You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
in Libano alla Croce Rossa Palestinese -; su Mehishi Omar Abdallah -<br />
autore di fallito golpe in Libia, rifiutato da Governi occidentali ed arabi,<br />
ammesso solo alla Mecca, ma come comune pellegrino -; su Jalloud<br />
Abdusalem - Primo Ministro libico a rischio di defenestrazione per scandali<br />
causati da suo fratello e di sostituzione con il Ministro dell’Interno Hamed<br />
Kulsadi, cui sarebbe successo il <strong>Capo</strong> della polizia militare Mustafà<br />
Khannubi -; su El Huni - ex Ministro degli Affari Esteri libico - a rischio di<br />
attentato da parte di elementi di George Habbash, buon amico di Gheddafi -;<br />
su 14 piloti palestinesi giunti a Tripoli da Mosca, dopo essere stati addestrati<br />
in URSS; su un piano di attentato al Re Khaled Bin Abdel Aziz Saud<br />
dell’Arabia Saudita - tra gli organizzatori uno sarebbe stato pronto a riferire<br />
ai Servizi segreti i termini del progetto-; sull’entità dei fondi stanziati dal<br />
Governo libico, cioè un milione e duecentomila dollari- per una serie di<br />
attentati contro gli Stati Uniti, che sarebbero stati attuati da palestinesi,<br />
cubani e portoricani; su Abu Daud - presunto responsabile della strage<br />
durante le olimpiadi di Monaco di Baviera, strage di cui sarebbe stato a<br />
conoscenza oltre che Gheddafi anche il Ministro degli Esteri all’epoca e<br />
capo dei Servizi di Informazione El Huni -; su Abu Nidal e gli eredi di Wadi<br />
Haddad - le cui formazioni erano organizzate dal Servizio di Sicurezza<br />
iracheno -; su George Habbash - che recatosi in visita a Cuba e a colloqui<br />
con Fidel Castro, da costui, che esprimeva vivo apprezzamento per gli ideali<br />
BR, avrebbe ricevuto invito per tutti i palestinesi a fraternizzare con i<br />
brigatisti rossi nel nome dei comuni ideali antimperialisti.<br />
<strong>Il</strong> valore di Lahderi era stato scoperto pure dagli Americani, che lo<br />
avevano arruolato anch’essi addirittura come agente della Stazione CIA in<br />
Roma. In tal senso il <strong>Capo</strong> della stazione stessa, il noto Clarridge, che in un<br />
primo esame, quello compiuto in commissione rogatoria a S.Diego nel<br />
maggio 94, alla domanda se avesse seguito - egli era <strong>Capo</strong> Stazione CIA a<br />
Roma nell’80 - gli assassinii compiuti nel nostro Paese a danni degli<br />
oppositori al regime gheddafiano, aveva risposto che in quella campagna<br />
egli aveva perduto due agenti. Su tali delitti egli era poi più preciso<br />
nell’esame compiuto nella successiva rogatoria nel maggio 96 a Washington<br />
allorchè, essendo di certo ritornato con la memoria sugli episodi, affermava<br />
che uno dei suoi agenti uccisi era stato freddato all’interno di una cabina<br />
telefonica alla stazione di Milano, che costui era persona di livello<br />
abbastanza alto quanto alla qualità delle notizie fornite, che si “sospettava”<br />
che lavorasse anche per l’intelligence italiana. E sul punto Clarridge riferisce<br />
in modo chiarissimo, anche se con linguaggio molto diplomatico, quale fosse<br />
lo stato dei rapporti tra CIA e S.I.S.MI sulla questione libica. “La nostra<br />
cooperazione con il S.I.S.MI sull’obiettivo libico - on the Libyan target -<br />
4786