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Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

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dell’appoggio del governo di Bani Sadr, potevano riassumersi nella<br />

consegna del deposto Scià all’Iran, nella riconsegna dei beni suoi e della sua<br />

famiglia e nell’impegno da parte degli USA di astenersi da qualsiasi<br />

interferenza negli interessi iraniani. Impotente si manifesta l’intervento della<br />

diplomazia di diversi Paesi e delle Nazioni Unite. Ne consegue l’ordine del<br />

Presidente Carter di dare avvio all’operazione militare “Eagle Claw” con<br />

l’obiettivo della liberazione degli ostaggi. <strong>Il</strong> 25 aprile 79 un centinaio di<br />

marines a bordo di otto elicotteri e di sei Hercules giungono nel deserto a<br />

500Km da Teheran, ma una tempesta di sabbia investe il commando<br />

danneggiando seriamente tre degli otto elicotteri. La missione pertanto venne<br />

interrotta. A questo punto il tragico epilogo, un Hercules entra in collisione<br />

con un elicottero: otto militari americani muoiono e i loro cadaveri vengono<br />

abbandonati sul posto. <strong>Il</strong> Presidente Carter si assumeva la piena<br />

responsabilità della fallita missione; il Segretario di Stato Cyrus Vance,<br />

contrario alla missione, invece, si dimetteva. Questo sequestro continuerà<br />

perciò ad avvelenare i rapporti internazionali per tutto l’80, cagionando<br />

frustrazione negli Stati Uniti e sempre una maggiore proiezione sulla scena<br />

dell’Iran di Khomeini e dalla ideologia che ne era il fondamento.<br />

Gli ostaggi verranno liberati soltanto agli inizi della nuova<br />

amministrazione americana del Presidente Reagan, grazie alla mediazione<br />

del governo algerino e l’Iran potrà proseguire la sua evoluzione verso la<br />

realizzazione della Repubblica integralista islamica.<br />

4. <strong>Il</strong> “Billygate”.<br />

Nel settembre - ottobre 78 una delegazione di uomini d’affari<br />

americani guidata da Billy Carter, fratello del Presidente in carica si era<br />

recata per alcuni giorni in Libia su invito del Colonnello Gheddafi. La<br />

delegazione giungeva all’aeroporto di Fiumicino, proveniente da New York,<br />

accompagnata dal cittadino libico Shallouf Gibril. <strong>Il</strong> gruppo era composto<br />

oltre che da Billy Carter, da Randy Coleman, dal senatore Long J.C.<br />

Hudgins, Long Leonard, dal senatore Henry Russel, da certi Jordan e<br />

Leanza, e dalla signora Joan Kasper, e veniva ricevuto a Roma dal cittadino<br />

libico Zwei Salem (v. appunto S.I.S.MI del 27.09.78 trasmesso dalla<br />

Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 27.01.98). Scopo della visita<br />

era la stipula di accordi di natura commerciale. Nel febbraio del 79 Billy<br />

Carter ricambiò l’ospitalità di Gheddafi invitando una delegazione<br />

commerciale libica a Pleins in Georgia. Agli inizi del 1980 Billy Carter<br />

chiese e ricevette dai libici un prestito di 200.000 dollari. La vicenda<br />

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