25.09.2013 Views

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

fossero non pochi, la visita di Colombo e l’annuncio ufficiale della ripresa<br />

dei negoziati tra Israele ed Egitto, alla vigilia del vertice CEE di Venezia,<br />

dove sarebbe stata varata l’iniziativa dei “ nove per il Medio Oriente”,<br />

contribuivano a sdrammatizzare un clima particolarmente teso. <strong>Il</strong> 12 giugno<br />

pertanto aveva inizio la riunione dei “nove” che doveva servire da<br />

piattaforma di lancio per quella che si voleva un’azione diplomatica<br />

autonoma dell’Europa per il Medio Oriente. Ma il progetto della CEE,<br />

dibattuto tra le ambizioni a un proprio ruolo sulla scena mondiale e i<br />

richiami alla solidarietà provenienti da oltre Atlantico, ne usciva fortemente<br />

ridimensionato nonostante le pressioni francesi per l’assunzione di una linea<br />

ben precisa e determinata. <strong>Il</strong> vertice si concludeva il 13 con l’approvazione<br />

da parte dei “nove” di un documento scaturito dopo una lunga contrattazione<br />

che appariva privo di qualsiasi spunto polemico nei confronti degli Stati<br />

Uniti e senza contrapposizioni con gli accordi di Camp David.<br />

I punti qualificanti della dichiarazione erano i seguenti: necessità che il<br />

popolo palestinese potesse “esercitare pienamente il suo diritto<br />

all’autodeterminazione”, nel quadro di un “regolamento globale di pace”;<br />

richiesta che tutte le parti interessate al conflitto, compresa l’OLP, fossero<br />

“associate” al negoziato (originariamente il termine doveva essere<br />

“partecipazione”, ma era stato poi sostituito per evitare nuovi punti di<br />

contrasto con Washington); riconoscimento del diritto “all’esistenza e alla<br />

sicurezza di tutti gli Stati della regione, ivi compreso Israele” nonché dei<br />

diritti legittimi dei palestinesi; riconoscimento che il problema palestinese<br />

non era un semplice problema di profughi (come invece era stabilito dalla<br />

risoluzione dell’ONU 242, che gli USA avrebbero voluto mantenere<br />

inalterata) ma invece un problema di popolo; accordo sulla questione di<br />

Gerusalemme, sulla quale i “nove” non accettavano alcuna iniziativa<br />

unilaterale che avesse come obiettivo il mutamento dello status della città.<br />

Per quanto riguardava i territori occupati da Israele, la Comunità sosteneva<br />

la necessità di un ritiro israeliano e condannava gli insediamenti ebraici in<br />

queste regioni in quanto rappresentavano un ostacolo alla pace; le garanzie<br />

del regolamento di pace, affermava la dichiarazione, avrebbero dovuto<br />

essere fornite dall’ONU. I “nove” si dichiaravano disposti a partecipare a un<br />

sistema di garanzie internazionali “concrete o obbligatorie anche in loco”<br />

con possibilità cioè di inviare truppe europee; come prima mossa la CEE<br />

decideva d’inviare nei Paesi mediorientali una missione diplomatica con<br />

compiti esplorativi.<br />

La discussione di tutti questi argomenti ha indotto a supporre che a<br />

Venezia fosse presente una qualche delegazione palestinese di altissimo<br />

livello che consigliasse i nove o qualcuno in particolare di essi. Tale<br />

4830

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!