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Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

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non previde la disintegrazione di quella entità statale, che sarà determinata<br />

proprio da quegli stessi fattori che cominciavano ad alimentare le<br />

conflittualità tra Nord e Sud di larga parte del mondo in quel periodo.<br />

In quell’incontro di Pechino Teng Hsio-p’ing e Kissinger del maggio<br />

75 di cui s’è detto ad inizio di questo capitolo, dedicato alla situazione<br />

dell’Europa meridionale, si parlò anche del problema della dopo Tito. E qui<br />

Kissinger preoccupato tanto quanto la sua controparte cinese che teme<br />

contraccolpi su tutto il Sud del continente, riferisce di un piano di<br />

contenimento militare di un’eventuale invasione sovietica della Jugoslavia,<br />

che avrebbe necessariamente utilizzato il territorio italiano, ma che sarebbe<br />

stato partecipato – e qui un’ulteriore mala stima dei nostri governanti, già<br />

descritti dal Segretario di Stato come sonnacchiosi, e quindi affetti da<br />

provincialismo perché non interessati alle problematiche di quegli incontri<br />

internazionali, se non da narcolessia – soltanto solo ai maggiori leaders dei<br />

tre principali governi europei – e quindi dopo aver sottolineato il<br />

provincialismo la conseguente emarginazione.<br />

Un altro evento di particolare importanza é il colpo di Stato dei<br />

militari guidati dal generale Kenen Evren in Turchia, consumato il 12<br />

settembre dell’80 ed accolto con favore dagli ambienti NATO perché<br />

ritenuto utile al consolidamento del fianco Sud dell’Alleanza Atlantica ed in<br />

genere dell'area del Mediterraneo.<br />

La guerra fredda tra i due grandi blocchi pertanto continua ed ogni<br />

occasione provoca un intervento, ancorché indiretto, delle due superpotenze.<br />

Lo spettro di una guerra nucleare che avrebbe avuto come teatro l'Europa<br />

sembrava prender sempre più forma.<br />

L'invasione nell'Afghanistan aveva provocato gravi tensioni in tutto il<br />

mondo ed incrinato ancor di più le trattative tra le due superpotenze sulla<br />

limitazione delle armi strategiche. L'accordo siglato nel 79 mancava della<br />

ratifica del Congresso americano. Proprio nell’80 prende vigore in Europa il<br />

dibattito sulla dislocazione degli euromissili, deliberata dal Consiglio<br />

Atlantico a Bruxelles a dicembre del 79. Dei 464 Cruise di cui era prevista<br />

l'installazione nel continente, ben 112 sarebbero stati schierati in Italia, così<br />

da contrapporli ai missili SS20 puntati da Mosca sulle principali capitali<br />

europee.<br />

Né va dimenticata la questione palestinese che proprio in quell’epoca<br />

era al centro di roventi trattative, come permarrà negli anni a venire. Nell'80<br />

sarà anche motivo di divergenza tra gli USA e gli alleati europei, inclusa<br />

l'Italia. Questi ultimi, infatti, avevano proposto per la soluzione del conflitto<br />

arabo-israeliano che al tavolo delle trattative sedesse anche l'Olp di Arafat.<br />

Organizzazione che era stata esclusa, invece, dagli accordi di Camp David.<br />

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