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Jalloud, nell’occasione, si assunse l’onere di effettuare i passi necessari per<br />
intervenire nella giusta direzione, specie in ordine alla data di scadenza<br />
dell’ultimatum. Nell’occasione Jalloud ed El Houni, all’esito di un colloquio<br />
con Salah Khalaf alias Abu Ayad, ottennero da quest’ultimo una dilazione<br />
dell’ultimatum fino alla fine di ottobre.<br />
A fine 98 l’istruttoria di Venezia ha avuto termine con rinvio a<br />
giudizio, cui sottostanno convincimenti del sabotaggio del velivolo da parte<br />
di elementi del Mossad in ritorsione alla liberazione e trasferimento in Libia<br />
dei fedayn arrestati a Ostia. Operazione con le coperture dei servizi italiani,<br />
dello SMA e degli apparati governativi del tempo. La lettura del carteggio<br />
del vecchio SID acquisito ha indotto il giudicantwe veneziano a ritenere<br />
“che il sabotaggio di Argo 16 ad opera degli israeliani sia stato considerato<br />
dal SID, e dai suoi organi tenuti agli accertamenti e alla raccolta di<br />
informative, una inevitabile quanto paradossalmente giustificata risposta di<br />
ELE e che conseguente dunque fu il soffocamento delle emergenze rinvenute<br />
a carico dei mandanti”.<br />
V’è però da rammentare che la situazione all’epoca tra i due Paesi e i<br />
loro Servizi non era tra le peggiori, anzi erano accaduti eventi che avrebbero<br />
dovuto imporre prossimità e ausili reciproci. <strong>Il</strong> fatto è del 23 novembre 73.<br />
Israele aveva sostenuto la guerra contro gli Egiziani, i Siriani e reparti<br />
iracheni e giordani (il Regno però si mantenne neutrale) cd del Yom Kippur<br />
tra l’attacco al canale il 5 ottobre e il cessate il fuoco del 22 successivo.<br />
Immerso in un mondo arabo – per non considerare quello islamico – che<br />
superava il centuplo della sua popolazione, non aveva alcun motivo di<br />
crearsi ulteriori nemici nel Mediterraneo. A meno che la sua sicurezza o<br />
sicumera, fosse tale da non temere l’ostilità dell’Italia o dovesse nei<br />
confronti di quest’ultima eseguire sanzioni già comminate per lo stillicidio<br />
continuo di scarcerazioni di terroristi mediorientali, compiute nel nostro<br />
Paese in quegli anni. Questo senza considerare la mai cessata rivalità tra noi<br />
e Israele per accreditarsi agli occhi degli Stati Uniti come il più valido<br />
delegato nell’area; e acquisire così il titolo tanto ambito di brilliant second<br />
nel Mediterraneo.<br />
Ma per questi aiuti che sia il Servizio – all’epoca il SID – sia le forze<br />
armate avevano prestato quotidianamente e continuamente all’intelligence e<br />
all’armata israeliana, anche un progetto di rappresaglia per le liberazioni di<br />
terroristi, ed in particolare di quelli che avevano programmato<br />
l’abbattimento dell’aereo che portava a bordo il premier Golda Meir sarebbe<br />
stato superato dalla riconoscenza per gli aiuti militari e d’intelligence proprio<br />
in quel periodo. E d’altra parte l’Argo 16 – dai cent’occhi per le dotazioni di<br />
apparati di Elint – era un velivolo del SIOS/A usato saltuariamente per<br />
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