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decisamente contro Gheddafi sulla questione Iman, tanto che si vuole sia<br />
stato questo atteggiamento ad indurre il leader libico ad attaccare i vertici<br />
dell’Organizzazione palestinese rompendo praticamente i rapporti con essa<br />
(v. appunto S.I.S.MI senza data, in acquisizione del 30.03.96). Donde<br />
l’importanza per Gheddafi di riuscire a modificare il giudizio già espresso<br />
dagli altri Stati arabi sulla scomparsa dell’Imam.<br />
Ed è proprio in questi anni che si ricorre nuovamente alla persona del<br />
generale Jucci. Egli viene più volte incaricato di missioni riservate e di alto<br />
profilo volte a stabilire relazioni più strette con il Governo libico. Nel 79 a<br />
seguito dell’arresto di alcuni pescatori italiani sorpresi a pescare nelle acque<br />
territoriali libiche, ai contatti diplomatici si affiancavano quelli del generale,<br />
incaricato di condurre le trattative direttamente su disposizione del<br />
Presidente del Consiglio Cossiga. Trattative che iniziavano in Italia con<br />
contatti con il rappresentante a Roma dei servizi libici, Mousa Salem, e<br />
proseguivano in Libia con alti funzionari e finanche con Jalloud. Prima di<br />
passare a ricostruire i contatti tra l’ufficiale e i libici va rilevato che in una<br />
missiva dell’ambasciata d’Italia in Libia del 27.06.79 - perciò prima<br />
dell’incarico - si legge che nel corso di un colloquio con il “Segretario ai<br />
contatti”, quest’ultimo Ministro vicino a Gheddafi incaricato dei contatti con<br />
l’estero, aveva riferito al rappresentante italiano che “tutto è stato stabilito a<br />
Roma, noi vi diamo i pescatori e voi ci date quelli che stanno a Roma”.<br />
L’Ambasciatore in un primo momento aveva pensato che si riferisse a libici<br />
per fatti detenuti per fatti comuni nelle nostre carceri, ma a seguito di<br />
chiarimenti richiesti a Roma, aveva ben intuito che il Ministro libico si<br />
riferiva ai libici non graditi dal regime di Tripoli (v. missive del 15 e 27<br />
giugno 79 in atti trasmessi dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in data<br />
27.01.98).<br />
<strong>Il</strong> generale svolse due missioni, la prima dal 21 al 23 settembre 79 e la<br />
seconda dal 17 al 22 ottobre 80. Dietro la giustificazione ufficiale del<br />
negoziato per la liberazione dei pescatori italiani, l’ufficiale aveva il compito<br />
di chiarire a nome del Governo italiano la situazione venutasi a creare a<br />
seguito della scomparsa dell’Imam. La mediazione del generale Jucci anche<br />
questa volta aveva esito positivo. Infatti i pescatori nell’ottobre del 79,<br />
furono tutti liberati ed accompagnati in Italia dallo stesso Jucci che, al<br />
riguardo, consegnava al Presidente del Consiglio una relazione, in cui era<br />
riepilogata cronologicamente l’intiera missione. L’appunto è stato acquisito<br />
dagli atti della Presidenza del Consiglio privo però di un allegato relativo<br />
alla scomparsa dell’Imam sciita.<br />
In questa relazione il generale Jucci, relativamente alla prima<br />
missione, dopo aver premesso che “la presenza italiana in Libia è massiccia<br />
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