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Capo 5 - Il contesto - stragi80.it

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degli americani dalla base libica di Wheelus Field. Di conseguenza emissari<br />

dei Servizi Speciali libici vengono sguinzagliati in Europa con due scopi: il<br />

primo di convincere i dissidenti a rientrare in Libia; il secondo, in caso di<br />

rifiuto, di eliminarli fisicamente. Ed in effetti solo in Italia si avrà una catena<br />

di attentati fino all’11 giugno in cui perderanno la vita cinque cittadini libici,<br />

e due la rischieranno.<br />

Ovviamente tale attività terroristica determina sul versante italiano una<br />

maggiore attività di controllo sui cittadini libici presenti nel territorio<br />

nazionale; attività questa che provocherà, da parte libica, varie proteste,<br />

rappresentate anche per via diplomatica. Difatti da una fotocopia di un telex<br />

acquisito dal carteggio esibito dal S.I.S.MI, datato 21 maggio 80 e<br />

classificato “Segretissimo”, probabilmente proveniente dall’ambasciata<br />

d’Italia a Tripoli, e su cui è apposta a matita l’annotazione “Inc. Affari<br />

Cardilli”, si rileva la protesta libica nei confronti del Governo italiano da<br />

parte del Segretario dell’Ufficio Relazioni Estere, Ahmed Shahati, alla<br />

catena di arresti e controlli seguiti alla uccisione dei dissidenti libici in Italia.<br />

Dissidenti definiti dal diplomatico libico “criminali usurpatori di ricchezze<br />

del popolo, nemici della rivoluzione circolano impunemente in Italia, ove,<br />

protetti da connivenza Autorità svolgono attività antilibica”. <strong>Il</strong> rappresentante<br />

libico teneva anche a sottolineare che “se costoro non saranno riconsegnati<br />

al popolo libico verranno prese very strong measures contro Italia e contro<br />

malfattori. Autorità italiane dovranno sopportare conseguenze di loro scelte”<br />

<strong>Il</strong> tono perentorio ed anche ricattatorio di Shahati, preoccupa non<br />

poco l’estensore del telex, il quale in altro messaggio riferisce che<br />

“difficilmente si può adottare atteggiamento di durezza senza antevederne<br />

conseguenze e senza aver preso preventive precauzioni, piano sul quale<br />

almeno in Libia, per quanto riguarda comunità italiana ed interessi economici<br />

nazionali e di laboriosa industria privata siamo particolarmente esposti ... .<br />

Nè si potrebbe rifiutare alcune richieste libiche solo perchè abitualmente<br />

distanti da nostra mentalità forgiata da diritto romano, senza esplorare<br />

possibilità di addivenire a qualche forma concessioni minime reciproche”. (v.<br />

atti S.I.S.MI da 93 a 99, decreto esibizione del 30.03.96)<br />

Nel frattempo si intensificano i rapporti con il Rappresentante del<br />

Servizio Informazioni libico in Italia, Mousa Salem. Dopo la prime<br />

esecuzioni, quest’ultimo fa richiesta al S.I.S.MI - al fine di calmare le<br />

iniziative esecutorie di Gheddafi nel nostro Paese e di evitare un taglio alle<br />

forniture di petrolio e finanche un inasprimento dei rapporti tra i due Paesi -<br />

di un elenco di tutti i libici che soggiornano in Italia e delle ditte di cui sono<br />

soci cittadini libici. (foglio 2300/IV dell’8.04.80, decreto esibizione,<br />

30.03.96).<br />

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