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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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La mo<strong>di</strong>fica della configurazione del sistema <strong>di</strong> combustione ha prodotto effetti anche sui dueparametri <strong>di</strong> maggior interesse: il monossido <strong>di</strong> carbonio (CO) e gli ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto (NO x ). Nel casodel monossido <strong>di</strong> carbonio, ad eccezione <strong>di</strong> due misurazioni (sessione I e sessione IV) laconcentrazione si è attestata sempre al <strong>di</strong> sotto dei 500 mg/Nm 3 . Le performance migliori si sonoevidenziati nell’ambito della sessione III, con variazioni della me<strong>di</strong>a comprese tra 131 e 261mg/Nm 3 elevate corrispondenti ad elevate concentrazioni <strong>di</strong> NO x .Nella sessione IV, in cui si è cercato un assetto del sistema tale da garantire valori bassi <strong>di</strong>entrambi i parametri gassosi, la concentrazione <strong>di</strong> monossido <strong>di</strong> carbonio si è attestata tra 241 e477 mg/Nm 3 , considerando anche i test con l’aggiunta <strong>di</strong> urea.La configurazione della caldaia, intesa anche come ottimizzazione dei parametri <strong>di</strong> combustione,ha avuto il suo effetto anche sul livello <strong>degli</strong> ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto. Le migliori performance sonoosservate nell’ambito della sessione IV in cui me<strong>di</strong>amente le concentrazioni oscillano tra poco più<strong>di</strong> 500 mg/Nm 3 e gli 800 mg/Nm 3 . L’effetto <strong>di</strong> riduzione <strong>degli</strong> NOx dovuto all’aggiunta <strong>di</strong> urea incaldaia è stato osservato nell’ultima prova della sessione III e nelle ultime due prove della sessioneIV, sebbene in queste la variazioni non sembra essere particolarmente sensibile. Per completezza,va messo in evidenza come tra le sessioni III e IV siano variati alcuni accorgimenti <strong>di</strong> regolazionedei parametri <strong>di</strong> combustione (portata dell’aria <strong>di</strong> combustione, ecc.). Questo aspetto si osservaanche dalla variazione, se pur contenuta, della concentrazione <strong>di</strong> ossigeno nelle emissioni.Fattori <strong>di</strong> emissioneIl dato delle polveri è probabilmente uno dei più attesi dalla sperimentazione. Nella tabella 4.3.6,che segue, si riportano i risultati dei test eseguiti nelle <strong>di</strong>verse sessioni <strong>di</strong> lavoro. Tra i dati, cometermine <strong>di</strong> confronto, sono riportati anche alcuni risultati ottenuti con pellet <strong>di</strong> legno. L’introduzionedel sistema <strong>di</strong> abbattimento polveri, e la successiva miglioria nell’efficienza <strong>di</strong> abbattimento, hannoconsentito riduzioni significative sull’emissione <strong>di</strong> polveri dalla caldaia.Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 117

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