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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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6 - CONCLUSIONIIl recepimento dei contenuti della Direttiva Nitrati (91/676/CEE del 12 <strong>di</strong>cembre 1991), attraverso ilDecreto Ministeriale del 7 aprile 2006, e la conseguente adozione del Programma <strong>di</strong> Azione dellaRegione Lombar<strong>di</strong>a ha sollevato alcuni importanti problemi per le aziende agro-zootecniche, comeevidenziato in premessa.Il Progetto Pilota SATA, nel corso <strong>di</strong> due anni <strong>di</strong> intenso lavoro (agosto 2008 – <strong>di</strong>cembre 2010), hainteso analizzare quali realtà esistessero nella nostra regione, in grado <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care possibilisoluzioni, soprattutto nella <strong>gestione</strong> delle eccedenze <strong>di</strong> azoto aziendale, nel segno <strong>di</strong> una<strong>valorizzazione</strong> agronomica dell’effluente <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong>, nel rispetto delle conformità richieste dallanormativa.Sicuramente non è stato perseguito l’obbiettivo <strong>di</strong> indagare ogni soluzione possibile o quelle, almomento <strong>di</strong> inizio dei lavori, ipotizzate allo stato <strong>di</strong> prototipo.Tra le azioni evidenziate congiuntamente con la DG Agricoltura, si è deciso <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re quelleche avevano trovato già una concreta applicazione a livello aziendale o consortile, avendo giàsuperato la fase sperimentale.Le caratteristiche del Servizio S.A.T.A., condotto a fianco dell’allevatore e teso alla consulenzaaziendale ed alla <strong>di</strong>vulgazione <strong>di</strong> raccordo tra l’esperienza scientifica e l’applicazione pratica, hainfluenzato le modalità operative del progetto, che non aveva né la volontà <strong>di</strong> affermarsi comericerca scientifica, con una fase sperimentale condotta con prove ripetute ed elaborazionestatistica dei risultati, né tanto meno <strong>di</strong> assumere un ruolo <strong>di</strong> validazione <strong>di</strong> sistemi e tecnologieapplicate.Gli ambiti indagati sono stati seguiti con costanza e puntualità, verificando, anche attraverso analisie controlli, l‘effettiva possibilità <strong>di</strong> risolvere i problemi <strong>di</strong> ciascuna situazione, la reale fattibilitàoperativa della <strong>gestione</strong> aziendale o consortile, l’incidenza economica che tale iniziativa implicaper la/le azienda/e.Altro obbiettivo, fortemente proposto durante il periodo <strong>di</strong> realizzazione del Progetto, ma checontinuerà nell’attività SATA <strong>di</strong>rettamente condotta dai tecnici e nelle azioni correlate, è stata la<strong>di</strong>vulgazione costante <strong>di</strong> informazioni tecniche e spunti gestionali, attraverso sopralluoghi, visite <strong>di</strong>campo, giornate <strong>di</strong>mostrative, seminari e convegni, che hanno caraatterizzato il periodoprogettuale.Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 205

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