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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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In questa realtà, presso l’<strong>allevamento</strong> CAMPONE della provincia pavese, si intendeva procedereall’utilizzo <strong>di</strong> matrice organica derivante dal separato solido ottenuto dall’effluente suino dopo<strong>di</strong><strong>gestione</strong> anaerobica, per una quantità secca pari a 1,5 tonnellate/ora.Nel progetto “CAMPONE” non si considerano aspetti/componenti accessori, quali:• il pre trattamento della biomassa;• il funzionamento continuo, per 8000 ore anno;• la produzione <strong>di</strong> energia elettrica dai BIO Idrocarburi;in quanto si valuta che i sistemi per ottenere tali risultati siano già reperibili sul mercato.Quin<strong>di</strong> ci si concentra sulla reazione e sui suoi componenti principali, per riportare su scalaindustriale quanto sperimentato con il progetto pilota <strong>di</strong> Brescia.Vengono affrontate le problematiche connesse all’uso del separato solido, che sono soprattuttolegate alla necessità <strong>di</strong> fornire all’impianto una matrice organica con contenuto <strong>di</strong> sostanza seccapari al 90% eliminando parte dell’acqua contenuta in esso.Considerando l’esigenza <strong>di</strong> effettuare una separazione molto spinta della sostanza secca,l’azienda promuove prove tecniche <strong>di</strong> separazione me<strong>di</strong>ante flottazione del <strong>di</strong>gestato, conl’inserimento <strong>di</strong> una matrice vegetale (non nota, poiché coperta da segreto industriale), perseparare adeguatamente la fase liquida.In attesa <strong>di</strong> verificare la fattibilità <strong>di</strong> tale separazione, l’azienda rivolge la propria attenzione, perrealizzare test operativi, su prove <strong>di</strong> utilizzo della pollina, che vanta per sua natura una maggiorconcentrazione <strong>di</strong> sostanza secca, reperita da allevamenti extra aziendali e ad<strong>di</strong>zionata consegatura.L’impianto ha funzionato, non in continuo ma “a badge”, per quattro mesi e, successivamente, conqualche ulteriore prova e su richiesta, per processare i materiali organici. I risultati, dal punto <strong>di</strong>vista impiantistico, sono stati sod<strong>di</strong>sfacenti, confermando l’opportunità <strong>di</strong> procedere alcompletamento dell’impianto con i componenti accessori.Le risorse necessarie allo sviluppo, tuttavia, dovevano essere <strong>di</strong>sponibili per VUZETA, a seguito <strong>di</strong>aggiu<strong>di</strong>cazione del Bando 2015 sulla Innovazione tecnologica, il quale ha invece sofferto, e soffretutt’ora, anche a seguito dell’attuale situazione economica, <strong>di</strong> controversie nella erogazione deiprevisti finanziamenti; ciò ha causato notevoli <strong>di</strong>fficoltà all’azienda nel proseguire il completamentodell’impianto.Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 54

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