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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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5.1.1 INTRODUZIONEIl complessivo quadro normativo comunitario (Reg. CE n. 1257/1999; Reg. CE 817/2004) enazionale (D. Lgs. n. 152 del 11/09/92, D.M. 07/04/06) delinea una strategia <strong>di</strong> <strong>gestione</strong> dei liquamizootecnici improntata alla <strong>loro</strong> <strong>valorizzazione</strong> agronomica ed alla tutela della qualità dei corpiidrici, sia superficiali, sia profon<strong>di</strong>.Un aspetto centrale <strong>di</strong> tale strategia è costituito dal ricorso ai piani <strong>di</strong> concimazione basati sullacompilazione <strong>di</strong> un bilancio dei nutrienti (Grignani et al., 2003) che tuttavia include <strong>di</strong>verse fontid’incertezza: i) l’accuratezza dei dati compositivi del suolo, delle colture, e dei fertilizzanti impiegati;ii) la bontà <strong>di</strong> stima dei processi biologici e chimici in seno al suolo; iii) la variabilità del tempometeorologico nel corso della stagione <strong>di</strong> coltivazione.Focalizzando l’attenzione sulla prima fonte, si evidenzia che i dati compositivi dei liquamizootecnici risultano particolarmente incerti quando si faccia riferimento a tabelle <strong>di</strong> composizioneme<strong>di</strong>a, così come prescritto nella normativa corrente. Tali materiali presentano, infatti, una fortevariabilità (Marino et al. 2008; MIPAF, 1998) che trae origine da variazioni della composizione <strong>di</strong>stalla e della razione, dall’andamento meteorologico, dalla durata e dal tipo <strong>di</strong> stoccaggio.Stanti il basso costo dei concimi <strong>di</strong> sintesi, l’elevato costo del campionamento e delle analisi, itempi d’attesa per ottenere i risultati analitici e l’assenza <strong>di</strong> un obbligo <strong>di</strong> analizzare i liquami, <strong>di</strong>fatto gli agricoltori preferiscono far fronte all’incertezza del bilancio applicando dosi ridondanti <strong>di</strong>concimi <strong>di</strong> sintesi. In questo contesto, per favorire il ricorso alle analisi, occorre sviluppare approccianalitici e <strong>di</strong> servizio improntati a criteri <strong>di</strong> economicità, rapi<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> risposta e, possibilmente,applicabilità <strong>di</strong>retta in campo, magari nel corso del trasporto e della <strong>di</strong>stribuzione (Scotford et al.,1998a).Un primo approccio sviluppato per la caratterizzazione rapida dei liquami, che tuttavia non hatrovato applicazione, è stato quello dello sfruttamento delle regressioni tra variabili rapidamente edeconomicamente determinabili, con altre <strong>di</strong> maggior interesse agronomico.In particolare, sono state proposte le misure della conduttività elettrica (Stevens et al., 1995), delladensità (Scotford et al., 1998a, 1998b) e della sostanza secca (Higgins et al., 2004). La misuradella conduttività elettrica, che appariva essere la più promettente perché effettivamenteintegrabile nei <strong>di</strong>spositivi <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione dei reflui, ha fornito dati d’interesse per la stima dell’azotoammoniacale ma non per altre variabili quali azoto totale, fosforo e potassio (Marino et al. 2008).E’ da mettere in evidenza inoltre che i parametri e le prestazioni <strong>di</strong> queste regressioni possonovariare in funzione delle caratteristiche della popolazione <strong>di</strong> liquami oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o (specie econ<strong>di</strong>zioni locali). Per esempio, Scotford e coautori (1998b) confrontando le regressioni <strong>di</strong> quattroset campionari afferenti a quattro paesi <strong>di</strong>versi (Inghilterra, Germania, Irlanda e Italia), rilevava chela relazione tra conduttività elettrica e azoto ammoniacale spiegava una quota della varianza totalevariabile dal 39 % (Italia) al 92% (Germania), e i parametri proposti <strong>di</strong>fferivano a seconda dellatipologia <strong>di</strong> liquame e del paese <strong>di</strong> provenienza (Scotford et al., 1998b).Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 133

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