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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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5.1.2.4 Statistiche usate per la valutazione della bontà delle stime NIRSPerché un modello si <strong>di</strong>mostri valido in fase <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>zione è fondamentale selezionare il numeroottimale <strong>di</strong> loa<strong>di</strong>ng vectors, tale che la calibrazione spieghi al meglio l’informazione contenuta neglispettri incogniti. Per valutare le doti pre<strong>di</strong>ttive del modello sono molto utili le tecniche <strong>di</strong>validazione, con le quali si stima l’errore <strong>di</strong> previsione applicando il modello stesso a campioniincogniti. Le tecniche <strong>di</strong> validazione si <strong>di</strong>stinguono in funzione del set <strong>di</strong> campioni al quale vengonoapplicate: si definiscono tecniche <strong>di</strong> cross-validazione quelle impiegate durante la costruzione delmodello, utilizzando campioni appartenenti al Training set, e <strong>di</strong> validazione in<strong>di</strong>pendente, quelleutilizzate nella fase successiva, su campioni incogniti.Le tecniche <strong>di</strong> cross-validazione prevedono che, dato un set <strong>di</strong> calibrazione formato da mcampioni, si producano m/k sub-modelli (k1 si definisceleave-more-out, che può essere effettuato a blocchi contigui o randomizzati, a seconda <strong>di</strong> comevengono scelti i campioni da escludere.Il limite maggiore della cross-validazione è che può fornire valori pre<strong>di</strong>ttivi un po’ troppo ottimisticiche peggiorano notevolmente in fase <strong>di</strong> validazione in<strong>di</strong>pendente.Per questo motivo è comunque sempre consigliabile effettuare anche la validazione in<strong>di</strong>pendenteche consiste nell’applicazione del modello ad un set <strong>di</strong> campioni incogniti (Evaluation set); spesso,è proprio durante questa fase che si scoprono i limiti e la debolezza della calibrazione.I valori predetti dal modello ed i valori misurati con tecniche analitiche accre<strong>di</strong>tate, vengonoutilizzati per stimare l’errore, definito secondo l’equazione:)2Errore =PRESSn −1Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 149

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