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valorizzazione degli effluenti di allevamento e loro gestione ... - ARAL

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concentrazione nelle emissioni <strong>degli</strong> elementi più critici da un punto <strong>di</strong> vista ambientale. Ilproblema della presenza <strong>di</strong> questi elementi rimane comunque aperto nelle ceneri <strong>di</strong>combustione;−relativamente agli aspetti economici <strong>di</strong> un impianto completo <strong>di</strong> combustione (caldaia,sistema <strong>di</strong> abbattimento e vari elementi ausiliari), considerando gli elementi emersinell’ambito della sperimentazione, il carattere <strong>di</strong> prototipo del sistema e riferendosi ad unapotenza <strong>di</strong> circa 1 MWt, si ipotizza un costo orientativo <strong>di</strong> circa 270 – 300 k€ circa.La sperimentazione evidenzia, quin<strong>di</strong>, la possibilità <strong>di</strong> recuperare energia dalla pollina in formapellettizzata attraverso la combustione in caldaia. Difatti, le continue mo<strong>di</strong>fiche dell’impiantotermico sperimentale, orientate sulla base delle in<strong>di</strong>cazioni ottenute dalle misure analitiche delleemissioni, hanno prodotto sistemi con prestazioni ambientali sempre più comparabili con i<strong>di</strong>spositivi termici alimentati a biomasse legnose (a parità <strong>di</strong> classe <strong>di</strong> potenza).A valle <strong>di</strong> queste sessioni <strong>di</strong> prova, l’opinione è che vi sono margini <strong>di</strong> miglioramento significatividelle prestazioni del <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> combustione. Ciò, anche in considerazione del fatto che lacaldaia target <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o, ottimizzata per l’inserimento nei contesti rurali, dovrà esserecaratterizzata, presumibilmente, da potenze termiche <strong>di</strong> scala superiore (circa 1 MWt) rispetto aquella utilizzata nelle sessioni sperimentali <strong>di</strong> questo lavoro. Ciò permetterà <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> maggioripossibilità operative nella messa a punto <strong>di</strong> particolari dettagli impiantistici (bruciatore, corpocaldaia, ecc.) e funzionali del <strong>di</strong>spositivo. Elementi quali il controllo della portata dei gas <strong>di</strong> ricircolo,la <strong>gestione</strong> delle temperature <strong>di</strong> combustione attraverso la regolazione dell’aria primaria esecondaria, il livello <strong>di</strong> preriscaldamento dei flussi <strong>di</strong> aria in camera <strong>di</strong> combustione (tecnologie <strong>di</strong>controllo) rappresentano alcune delle più importanti modalità <strong>di</strong> ottimizzazione del <strong>di</strong>spositivotermico, sia per ciò che concerne gli aspetti ambientali (controllo delle concentrazioni <strong>degli</strong>inquinanti nelle emissioni gassose) che per gli aspetti <strong>di</strong> prestazione energetica.Si è del parere, quin<strong>di</strong>, che la fase sperimentale su piccola scala sia esaurita e che gli elementiemersi siano sufficienti per sviluppare un <strong>di</strong>spositivo <strong>di</strong> potenzialità compatibile con le esigenzeproduttive dei contesti in cui si intende introdurlo. In questo passaggio <strong>di</strong> sviluppo e <strong>di</strong> primaapplicazione in un contesto reale, appare utile affiancare un’attività analitica <strong>di</strong> controllo conmodalità e strumenti simili a quelli proposti in questo lavoro. Da questa attività si <strong>di</strong>sporranno <strong>di</strong>elementi utili per verificare l’affidabilità ambientale della caldaia nel lungo periodo <strong>di</strong> esercizio inrelazione anche alle caratteristiche della materia prima combustibile utilizzata.Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 125

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