Tabella 4.3.10 - Misura della concentrazione <strong>di</strong> IPA nelle <strong>di</strong>verse frazioni e su emissioni <strong>di</strong> pellet <strong>di</strong>legno.PollinaPellet (stufa)IPAParticolato Incondensabile Totale Totaleµg/Nm 3µg/Nm3Naftalene 0,03 8,48 8,50 48,24Acenaftilene 0,00 1,66 1,66 5,93Acenaftene 0,00 0,10 0,10 -Fluorene 0,00 0,00 0,00 -Fenantrene 0,01 1,31 1,32 0,66Antracene 0,00 0,08 0,08 -Fluorantene 0,09 0,04 0,13 2,68Pirene 0,07 0,03 0,10 2,04Benzo(a)antracene 0,02 0,00 0,02 0,39Crisene 0,03 0,00 0,03 1,14Benzo(b)fluorantene 0,04 0,00 0,04 0,80Benzo(k)fluorantene 0,01 0,00 0,01 -Benzo(a)pirene 0,01 0,00 0,01 0,42Indeno(123-cd)pirene 0,02 0,00 0,02 0,24Dibenzo(a,h)antracene 0,01 0,00 0,01 -Benzo(ghi)perilene 0,02 0,00 0,02 0,38Totale 0,35 11,70 12,05 62,92I valori ottenuti dai test mostrano come la produzione <strong>di</strong> IPA sia complessivamente più bassa <strong>di</strong>quella generata da una stufa a pellet. Tali composti tendono a concentrarsi maggiormente nellafrazione incondensabile e non nel particolato solido. In generale, gli IPA analizzati sonofondamentalmente costituiti da composti più leggeri e, in particolare, da naftalene.CONSIDERAZIONI FINALILa tabella 4.3.11 sintetizza le migliori prestazioni ottenute dal sistema <strong>di</strong> combustione sviluppatopresso Termocabi. In particolare, i risultati si riferiscono alle in<strong>di</strong>cazioni emerse nell’ambito dei testprodotti con l’ultima configurazione <strong>di</strong> caldaia adottata definita dal sistema <strong>di</strong> combustione e <strong>di</strong>abbattimento ottimizzato per contenere al minimo il livello dei <strong>di</strong>versi parametri.Progetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 123
Tabella 4.3.11 - Range dei valori me<strong>di</strong> dei principali parametri delle emissioni.Dispositivo Termocabi - 20 kWtFonti esterne (a)PARAMETRO Unità Pollina ovaiole Pellet legno Pellet legno Pellet <strong>di</strong> viteMonossido <strong>di</strong> carbonio mg/Nm 3 150 – 240 90-200 60 - 400 200-640Ossi<strong>di</strong> <strong>di</strong> azoto mg/Nm 3 430 – 550 300-400 70 - 200 70 - 210Polveri mg/Nm 3 15 – 35 50 (b) 30 - 160Ammoniaca mg/Nm 3 10 – 50IPA µg/Nm 3 < 12,0 60-70Sommatoria metalli (c) mg/Nm 3 0,018 0,04 0,13(a) Progetto Vitis Vinifera – Informatore Agrario 10/2007; prove interne Laboratorio Biomasse – UniversitàPolitecnica delle Marche; Handbook Biomass Combustion e Co-firing, EARTHSCAN, Sjaak van Loo andJaap Koppejan, 2008; progetto BIOTEC.(b) Senza utilizzo del filtro a maniche.(c) As, Cd, Tl, Sb, Pb, Cr, Co, Cu, Mn, Ni, V, Mo, Ti.Pertanto, i dati riportati in tabella sono da considerare rappresentativi del sistema <strong>di</strong> limitatapotenza (20 kWt) sviluppato dalla Termocabi e alimentato a pollina <strong>di</strong> ovaiole con caratteristichefisiche-energetiche riportate nella tabella 4.3.4. Tuttavia, si ritiene che tali prestazioni sianoeguagliabili anche in sistemi <strong>di</strong> combustione con potenze più elevate. Come termine <strong>di</strong> confrontosono stati aggiunti alcuni risultati ottenuti con pellet <strong>di</strong> legna nello stesso <strong>di</strong>spositivo Termocabi evalori in<strong>di</strong>cativi tratti da fonti esterne per combustioni <strong>di</strong> pellet <strong>di</strong> legno e pellet <strong>di</strong> vite.Infine, si conclude con alcune osservazioni generali. In particolare:− per ciò che concerne il sistema <strong>di</strong> filtrazione delle polveri, elemento critico sin dalle primefasi <strong>di</strong> questo lavoro, si ritiene che la soluzione del filtro a maniche sia la più adeguata allecon<strong>di</strong>zioni delle emissioni prodotte. Occorrerà perfezionare ed automatizzare il sistema <strong>di</strong>pulizia e <strong>di</strong> scarico delle ceneri leggere separate da questo sistema. Ad ogni modo,nell’ambito della sperimentazione il sistema prodotto ha consentito <strong>di</strong> lavorare per interegiornate <strong>di</strong> funzionamento della caldaia in con<strong>di</strong>zioni ottimali;−−la regolazione delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> combustione (temperature, ossigeno, ecc.) rappresentaun aspetto fondamentale per l’ottimizzazione della combustione e, quin<strong>di</strong>, contenere laproduzione <strong>di</strong> monossido <strong>di</strong> carbonio. Il sistema sperimentale è stato in grado <strong>di</strong> lavorarecon combustioni caratterizzati da livelli <strong>di</strong> monossido <strong>di</strong> carbonio molto bassi, comparabilicon quelli prodotti dai più <strong>di</strong>ffusi impianti termici <strong>di</strong> bassa potenza alimentati a prodotti <strong>di</strong>origine forestale. La qualità della combustione è anche evidenziata dal basso livello <strong>di</strong> IPApresente nelle emissioni;alcuni elementi chimici (in particolare rame e zinco) risultano essere presenti inconcentrazioni particolarmente elevate. Tuttavia, i limitati fattori <strong>di</strong> emissione, ottenuti aseguito dell’introduzione del filtro a maniche, rende complessivamente limitata laProgetto Pilota SATA “Valorizzazione <strong>effluenti</strong> <strong>di</strong> <strong>allevamento</strong> e <strong>loro</strong> <strong>gestione</strong> comprensoriale“ – pag. 124
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