Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Vedendo il Zoppi che la di lui proposta delle pertiche 30 nel sito a tramontana verso
Albiolo non poteva avere la desiderata sussistenza, egli abbandonò la convenzione fatta
delle medesime colla Comunità, e nel dì 6 aprile 1767 ne fece in quella vece altra colla
Scuola per soli anni 15 e per sole pertiche 20 in confine di Gagino verso Ronconcello,
pattegiando il fitto annuo in soldi 30 per pertica come dalla copia n. 3, e per questo il
Zoppi si mise al digerbamento; e siccome le promesse sorpassavano la natura, l’istessa
Scuola s’insinuò presso li Deputati dell’Estimo acciò approvassero il subaffitto, e che
glielo continuassero indi fino al termine delli 30 anni convenuti colla Comunità, come
risulta da detta copia n. 3, che si approvò nel giorno 9 luglio 1767.
Essendo in seguito accaduti dispareri fra gl’individui della Scuola, e trovando li Deputati
dell’Estimo poca per non dir nissuna conclusione nella medesima, risolsero nel dì
15 dicembre 1767 di commettermi la misura di quel pezzo, che si lusingavano di cento
pertiche circa; ma riflettendo alle palludi pascolive, e queste escludendole come incapaci
di sopportar viti e moroni, perciò convenire meglio in pascolo, si ridusse il perticato a
sole pertiche 70 da digerbarsi, e la porzione assegnata dalla Scuola al Zoppi si trovò
pertiche 24 tavole 5, oltre pertiche 2 circa di ritagli e palludi, come dalla dichiarazione
da me allora fatta in fine di detto n. 3.
L’inquietudine di detto affittuario Zoppi, l’instabilità nel suo pensare, e li di lui confini
però, indussero li Deputati nel pubblico Congresso del giorno 25 maggio 1768 in
occasione che fissavasi il perticato ad altri quattro affittuari d’esso Doslongo di determinare
al medesimo Zoppi in sole pertiche 23 tavole 12 la di lui porzione, come dalla
copia n. 4 e su di tale determinazione se ne formò successivamente il quaderno per
l’esiggenza degli annuali fitti, che si consegnò al Tesoriero della Scuola, dal quale mi
venne giorni sono rimessa la nota del debito di detto Zoppi in lire 50.3.9, come dalla
copia n. 5, dalla qual renitenza al pagamento produce cattivo esempio agli altri affittuari,
che fin’ora sono stati solleciti e pontuali.
Devesi ritenere che in detto Doslongo vi esistevano due strade pubbliche, marcata in
mappa da mezzogiorno a tramontana l’una, inserviente al transito delle mercanzie reali,
e de passaggieri dal Ducato e dallo Svizzero alla Posta del Dazio di Uggiate; l’altra da
levante a ponente, indi piegando da mezzogiorno inserviente a Ronconcello e Gagino
pel passaggio delle bestie alla pastura di Gagino soddetto, e suoi abitanti per Varese
passando da Albiolo dove devono provedersi dei sali e generi al necessario sostentamento.
Quanto si discorse e stabilì nel giorno 21 settembre 1766 raporto a dette strade, e
dell’altra che in appresso si dirà che dovevasi costruire di nuovo sì pel comodo pubblico,
come per riguardare l’interesse che un giorno deve essere della Comunità risulta
dalla figura dimostrativa concepita di detto pezzo e registrata nell’allegato E di detto
convocato n. 1 con sincera intelligenza altresì, che le accennate strade non dovessero
comprendersi nella misura della larghezza di un trabucco per lasciar un comodo sufficiente
al pubblico, come così si fece; e che gli affittuari, e singolarmente il Zoppi, che
nell’ingresso a tramontana doveva essere più esposto al daneggio de bestiami, da sé
avesse a tener guardato il suo fondo con siepi, come de fatti, ancorché abbi successivamente
variata nel contratto colla Scuola la situazione del suo progetto, nella stessa variata
situazione ora posseduta gli ha egli piantate le siepi, e rovede, come tutt’ora si sono
vedute.