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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 879<br />

E l’ex Vicario D. Sironi, dopo […] <strong>di</strong> permanenza a S. Vitale in Como,<br />

andò Parroco a Cabiaglio in Valcuvia.<br />

Di questi gravi torbi<strong>di</strong> se ne fece gran rumore in Diocesi e fuori con<br />

frequenti relazioni sui giornali.<br />

Tanto Mons. Vescovo come il Prefetto <strong>di</strong> Como d’intesa colla Procura<br />

generale <strong>di</strong> Milano mi facevano pressione perché, regolarmente, per eccezione,<br />

placitato prima della scadenza dei sei mesi allora prescritti io<br />

mi portassi in parrocchia entro il mese della mia nomina; ma io, lavorando<br />

<strong>di</strong> sbieco ed all’insaputa <strong>di</strong> Mons. Vescovo, recatomi a Milano<br />

persuasi la procura, per ragioni domestiche, a non concedermi il R. Placet<br />

che alla scadenza dei sei mesi dalla vacanza.<br />

Placitato dunque il 28 Ottobre, ottenni dal Superiore <strong>di</strong> poter entrare<br />

in parrocchia privatamente e senza le cerimonie rituali d’ingresso, e<br />

venni infatti all’improvviso in automobile, partendo da Como, la mattina<br />

del 10 Novembre, 139 giorno <strong>di</strong> S. Andrea Avellino, accompagnato, colla<br />

sua domestica Alippi Rosa, dal Rev. D. Gio. Battista Trussoni Can. Teol.<br />

della Cattedrale, quegli stesso che, già mio Parroco Prevosto, mi raccolse<br />

fanciullo, e mi avviò al Seminario, e mi accompagnò sull’altare nella<br />

mia prima S. Messa facendomi da Padrino. Chiamai il sagrestano, celebrai<br />

Messa letta, il Can. Trussoni rivolse ai pochi astanti due parole <strong>di</strong><br />

presentazione, ed il giorno seguente, festa della De<strong>di</strong>cazione della chiesa,<br />

rivolsi dal pergamo il mio primo saluto al popolo rigurgitante. Seguì<br />

in casa un via vai <strong>di</strong> autorità e rappresentanze, e la sezione del fascio,<br />

pochi giorni dopo, domandò un abboccamento speciale in qualche serata<br />

libera. Vennero, e cercando <strong>di</strong> giustificare i loro eccessi e <strong>di</strong> mettermi al<br />

corrente delle cose, risposi semplicemente così: “Per loro norma io non<br />

venni per far da giu<strong>di</strong>ce istruttore sui torbi<strong>di</strong> successi nel paese, ma per<br />

calmare gli animi e per ristabilire l’or<strong>di</strong>ne e la pace. Se riesco nel mio<br />

intento ne ringrazio il Signore, altrimenti non ho che a rivolgermi al Superiore<br />

perché mi destini altrove. La mia missione incomincia dal 10 <strong>di</strong><br />

questo mese, e non devo né voglio interessarmi del passato. E siccome le<br />

piaghe più si grattano e più mandano sangue, prego mettere una pietra<br />

sul passato, e collaborare <strong>di</strong> comune accordo per la pace ed il miglior<br />

bene dell’avvenire”. Silenzio generale, in<strong>di</strong> approvazioni e promesse <strong>di</strong><br />

schierarsi al mio fianco. E la mattina seguente venne l’On. Francesco<br />

Somaini ad applau<strong>di</strong>rmi perché <strong>di</strong>ssi che non venni a far da giu<strong>di</strong>ce<br />

istruttore.

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