Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Similmente quelli di Guanzate Ducato per la via de Morti di Somazzo,
e delle vicinanze del sudetto Gironico, come pure altri con licenze
d’annona levate à Rovellasca per Varese, ma in vece si servono delle
strade di Malnate, Cazzone 48 e Ligurno, con formento, segale e riso, e
vanno à scaricare sopra lo Svizzero, e quelli stessi di Guanzate sudetto
interpolatamente con ogni sorta di granaglie, che provedono nelle terre
del Ducato limitrofe con il Comasco, godendo della libera circolazione
le passano da paese in paese, o sii da terra in terra, andando poi per la
via, ed in vicinanza di Lomazzo, Scilimido, Fenegrò e di detto Guanzate,
tenendo le loro spie, per mezzo delle quali sanno quando la strada comasca
è per essi sicura, con inteligenza (= con l’accordo) de cavalanti di
Caslino e Cadorago, lo trasportano in Casorate (da intendersi per Casarico?),
e poscia lo scaricano nelle terre svizzere.
Con tale strattagema ne conducono ancora in Como, notificandolo
per grano raccolto sopra le terre comasche, e con tale inganno vengono
a defraudare all’Ufficio dell’Annona soldi 9.9 per cadauna som(m)a.
Mi vienne pure fatto credere che essendovi al martedì d’ogno settimana
mercato in Appiano, terra confinante con il Comasco, si trasporti liberamente
al detto mercato quantità di riso, sì per il Comasco, che per lo
Svizzero senza alcun ricapito (= documento di accompagnamento o licenza
di trasporto), e però sarebbe necessario il mandare le Guardie nel
sudetto giorno ad impedire tali clandestine estrazioni. Come pure converebbe
che di note di tempo in tempo le Guardie calpestassero le strade
di Cavalasca, Brezzo (da intendersi per Drezzo), Parè, Trevano, Romnago
(per Ronago), Gironaco al piano, Brusada, Barragelio (Baragiola),
ed Olgiate, tutte terre comasche, dalle quali parti, senza alcuno ricapito,
si estraggono quantità di granaglie per lo Svizzero …
Dal … Direttore Cattaneo vengo assicurato
che li uomini del Comune d’Appiano destinati alla cura della granaglia
arrestano ogni sorta di persone ancora con un solo staro di riso,
non essendo queste persone sospette, ma massari, ed avendo arrestato
qualche grano ad un cavalante di Cascino (per Cascivo) le hanno esato
lire 40, parimenti ad altro cavalante che conduceva da Veniano alla sua
casa a Tradate moggia otto grano per ricondurlo il giorno appresso a
Varese con le sue licenze, le hanno fatto pagare lire 10.
Avendo parlato in Varese con il Commessario Pietro Viglezzi, per
avere qualche lume, essendo uomo informato de paesi confinanti con il