Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

IL SETTECENTO: SECOLO DI RIFORME 533
gnori Revisori de conti, quali dai signori congregati si è nominato e si
nominano gl’illustrissimi signori don Luigi Odescalchi e don
Carl’Andrea Franchi che avranno le facoltà volute dalla Riforma generale
soddetta per sovrintendere ai conti dell’amministrazione comunitativa
per il corrente anno 1760.
Indi si è pubblicato dall’infrascritto Regio Cancelliere l’Editto 22
settembre 1760 e le Istruzioni al medesimo di detto giorno a pubblica
notizia di qualunque interessato.
E di tutti i premessi atti usando delle facoltà concessimi dal Regio Ufizio
del Censimento ne sono stato rogato attestando essere il tutto stato
fatto legalmente ed in conformità delli Ordini ed Editti di detto Regio Ufizio.
In fede.
Io Giuseppe canonico Nolli a nome delli Signori Deputati dell’estimo
sudetti, come pure a nome e commissione di Francesco Livio Sindico e
Pietro Martire Riva Console per non saper essi scrivere.
Pier Antonio Mainoni Regio Cancelliere».
Dei nostri paesi si trovano inoltre raccolti a Milano, in fascicoli
d’archivio più o meno corposi, i bilanci comunali degli anni 1763-1771,
ed ancora un fascicolo per alcuni degli anni successivi fino al 1796; nonché
i ruoli della tassa personale, ossia gli elenchi dei contribuenti maschi
dai 14 ai 60 anni, compilati annualmente, ed i ruoli del mercimoniale relativi
al periodo 1770-1785. 27
Si trascrivono in appendice quelli del 1770 come esempio. Le persone
sono distribuite casa per casa. Nel ruolo personale gli iscritti erano per
quell’anno 122 «teste» ad Uggiate e 66 «teste» (casualmente l’esatta
metà) a Trevano. Domande di esenzione dalla tassa personale da parte di
uomini di Uggiate (Giuseppe Braga, Giuseppe Ballarini, Paolo Zoppi,
Domenico Mantegazza) sono presenti nell’Archivio di Stato di Como. 28
Probabilmente prese le mosse dal rifiuto dell’esenzione a Paolo Zoppi,
che andava e veniva dal paese (e parrebbe anche dalle patrie galere), un
episodio increscioso, che si verificò durante il convocato generale tenutosi
il 6 agosto 1789. Nella pubblica riunione Francesco Zoppi, padre di
Paolo, «lavoratore di Campagna e deputato del personale», ardì insultare
con replicate ingiurie, dandogli del bugiardo, don Ludovico Gattoni, «altro
de’ Deputati dell’Estimo di quel Comune e servitore umilissimo di
questa Regia Intendenza Politica Provinciale e nonostante l’essersi il Regio
Cancelliere intromesso per troncare tale impropria procedura, non fu