Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 857
sia presidente, il vicario foraneo, che egli aveva individuato non nel prevosto
di Uggiate, bensì nel parroco di Cagno dottor Giovanni Riva, decisore
il curato di Bizzarone Alberto Clerici, cancelliere il curato di Rodero
Carlo Ferrario, cerimoniere il curato di Gironico Carlo Pozzi, direttore
dei parroci nuovi il curato di Olgiate Carlo Zambra, tesoriere delle multe
il curato di Parè Nicolò Mandelli. E concludeva mons. Ciceri: «Con ciò
speriamo che questi ecclesiastici ricordevoli del debito rigorosissimo,
che hanno imposto nella carica loro parochiale di rendersi essemplari a’
suoi popoli, e di cooperare alla loro salute non meno con l’indirizzo
dell’opere che delle parole, si animerano alla piena osservanza di questi
pochi ricordi datigli dalla nostra providenza paterna, più per motivo
delle virtù e di guadagnarsi accrescimento di merito, che per timore
delle pene cominate».
Erano gli anni in cui era papa il comasco Innocenzo XI (1676-1689),
Benedetto Odescalchi. Era stato lui, ancora cardinale, nel 1674 ad ispirare
l’elezione di don Giovanni Riva, dottore in morale, come parroco di
Cagno. E dopo la morte del vescovo Ambrogio Torriani nel 1679 aveva
trasferito a Como da Alessandria mons. Carlo Ciceri, pure comasco e suo
parente, che nel 1686 nominò cardinale. Fu appunto mons. Ciceri a scegliere
come vicario foraneo il parroco di Cagno, personalità di elevata
preparazione, anziché il prevosto di Uggiate.
Ed erano gli anni in cui lo stesso Innocenzo XI aveva sostenuto la
guerra degli Asburgo, alleati con la Polonia di Giovanni Sobieski, contro
i Turchi, che dalla Penisola Balcanica puntavano ad occupare l’Europa
Centrale, spingendosi fin sotto le mura di Vienna, dove nel 1683 furono
sconfitti dalle armate cattoliche. Ebbene, di quegli avvenimenti è restata
traccia anche localmente, come testimonia una circolare emanata proprio
da mons. Carlo Ciceri a tutti i parroci della diocesi, sotto la data del 14
febbraio 1684. 116 Sembra interessante riportarne il contenuto, che rivela
lo stato d’animo con cui furono sentiti quegli eventi storici.
«Molto Reverendo come fratello. La Providenza aplicatissima di Nostro
Signore PAPA INNOCENZO XI (che in sin da Cardinale diede con
le proprie sostanze sì memorabili aiuti alle Christiane Militie contro il
commune Nemico) hora presedendo il governo supremo della Chiesa
Militante, risguarda con viscere di Paterna Pietà le necessità gravissime
de Soldati resi infermi, o feriti ne conflitti de scorsi mesi per la difesa di
Vienna, e con indefessa sollecitudine preme di propugnare la Santa Reli-