Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
za Cavour in Como nel ritorno da un pellegrinaggio della Pieve a Dongo
ed alla Madonna del Soccorso (2 Settembre 1883) e finalmente gli avversarii-teppisti
del paese, approfittandosi del transitorio sequestro ordinato
dal Generale Bava-Beccaris (26 Maggio 1898) in occasione dei
gravi torbidi a Milano, la preziosa bandiera fu venduta in un’osteria al
Prevosto di Bizzarone per poche lire. Ma i venti contrari irrobustirono
gli animi, e si continuarono il lavoro salutare e le lotte nel Comitato
Parrocchiale, nell’Opera dei Congressi cattolici, nell’Unione popolare.
Come rampolli qui sorsero il Circolo di S. Antonio fondato dal Prevosto
D. C. Porlezza per impulso ed azione del Vicario Sac. D. Luigi Robbioni
(il quale, passato in altri posti, finì poi miseramente i suoi giorni gittandosi
dalle guglie del Duomo di Milano e sfracellandosi sulla piazza dal
lato dell’Arcivescovado).
Vennero poi, per iniziativa ed impulso di D. Sironi, la società sportiva
e ginnastica che riportò nelle gare varii diplomi e due medaglie d’oro, la
sezione elettorale nel Partito Popolare, il Consorzio dei contadini, le Leghe
bianche degli operai, come risulta da una quantità di registri esistenti
in Archivio, ed ora, secondo le attuali disposizioni pontificie e governative,
l’Azione Cattolica si esplica sotto la diretta guida e responsabilità
dei Vescovi e dei parroci nelle forme attualmente in vigore: uomini
cattolici, donne cattoliche, unioni giovanili maschile e femnminile colle
relative sezioni degli aspiranti e delle beniamine.
Consolante il nuovo progresso tenore l’Enciclica Ubi arcano Dei del
S. P. Pio XI felicemente regnante: mentre prima l’Azione Cattolica sorvolava
sulla condotta morale e religiosa dei singoli soci, e mirava solo
all’azione pubblica sociale, amministrativa, e politica nei rapporti colla
religione, oggi invece si parte dalla formazione spirituale dei singoli soci,
in guisa che il tutto sia il risultato delle singole parti, e lo scopo movente
sia non la conquista dei poteri o la beneficenza corporale, ma il
regno di G. C. sulle anime, e per conseguenza nella società. E così oggi
le nostre Unioni specialmente giovanili si esercitano nello studio del
Catechismo, nella S. Comunione mensile, nelle ore mensili di Adorazione,
nelle giornate di ritiro spirituale, e nella partecipazione alle S. Funzioni
festive, preparandosi in talo modo a diventare buoni capi di famiglia
e ferventi sostenitori della religione nella società, secondo il suggerimento
di G. C.: “Quaerite primum regnum Dei et iustitiam eius, et haec
omnia adjcientur vobis”.