Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Carlo Alberto, pure accoglieva i patrioti del Lombardo-Veneto; e da là si
preparava la ripresa della guerra.
Per far rispettare il blocco, la frontiera fu guarnita di una cintura militare.
Per alloggiare gli ufficiali si requisirono residenze private; per i soldati
si attrezzarono pure accampamenti in Valmulini.
Una delibera del febbraio 1851 fa sapere che già dal novembre 1849 il
comune di Uggiate aveva preso in affitto diverse stanze per i militari: una
dal prevosto Luigi Mojana per 100 lire annue, tre dal farmacista Antonio
Cariboni per 150 lire, una da Pietro Maderni per 70 lire, due da Andrea
Crignola (al Paulett) per 64 lire, una da Rachele Raschi per 60 lire, ed un
locale «ad uso di ospitale» da Sassi Zaverio per 20 lire.
Altri oneri per tale occupazione caddero sui nostri comuni. Dal 1851
al 1853 ad Uggiate ricorrono delibere di compenso a Moretti Giacomo
«in causa di servizio straordinario che esso presta pei bisogni giornalieri
dei militari stanzionanti pel Cordone di confine colla Svizzera, cioè facendo
ad essi consegna in ogni giorno degli occorrenti effetti di casermaggio
a lui affidati e corrispondendo legna e lumi che si richiede dagli
stessi e che fornisce il somministratore sig. Tettamanti». Anche per Trevano
nel 1852 si registrano le richieste di compenso di Cattoni Luigi, per
analoghi motivi. 52
La cronaca locale si infiora nel 1849-50 di un singolare episodio di
manifestazione dello spirito antiaustriaco. Non doveva essere l’unico:
qualcuno volle imitare un gesto già fatto altrove, come sembra di evincere
da una nota di protesta inviata dall’Imperial Regio Tenente Maresciallo
Huloz, Comandante Militare in Como, all’Imperial Regia Delegazione
Provinciale in data 28 settembre 1849, in cui si dice che «Anche in
Uggiate fu, nella notte dal 23 al 24 andante, lordato con sterco bovino lo
Stemma Imperiale che sta ivi affisso sopra la Porta delle Ricevitoria di
Finanza. Tali replicati oltraggi necessitano un esempio di punizione».
Ma quel «replicati oltraggi» doveva essere riferito anche ad analogo
episodio successo qualche giorno prima sempre ad Uggiate. Il comandante
militare chiedeva una precisa relazione, per avere la quale fu girato
l’ordine all’Imperial Regio Commissario del Distretto I° di recarsi ad
Uggiate ad appurare i fatti.
Vale la pena di leggere la risposta di ritorno, compilata appunto dal
commissario distrettuale, che sembra arrampicarsi sugli specchi per far
finire tutto in una bolla di sapone.