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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE<br />

La speranza era che un mercato ad <strong>Uggiate</strong> avrebbe potuto richiamare<br />

l’interesse anche da tutta la fascia frontaliera elvetica. All’unanimità,<br />

dunque, si approvò l’iniziativa della Giunta. Dopo un anno, in data 17<br />

marzo 18<strong>61</strong>, lo stesso giorno in cui fu proclamato il Regno d’Italia, il re<br />

Vittorio Emanuele II firmava il decreto <strong>di</strong> istituzione del mercato <strong>di</strong><br />

<strong>Uggiate</strong>, da tenersi ogni «lunedì». In effetti lo scrivano che pre<strong>di</strong>spose il<br />

decreto sbagliò il giorno e scrisse lunedì anziché mercoledì, come<br />

richiesto nelle pratiche; e <strong>di</strong> fatto il mercato fu attivato <strong>di</strong> mercoledì,<br />

facendo finta <strong>di</strong> niente. Ma passato il primo entusiasmo, l’interesse del<br />

pubblico per il mercato settimanale dovette <strong>di</strong> fatto scemare e ridursi a<br />

poca cosa, rispetto alle aspettative che ne avevano ispirato l’istituzione.<br />

A <strong>di</strong>ciotto anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza infatti, il Consiglio Comunale, con una<br />

nuova riunione straor<strong>di</strong>naria in data 12 febbraio 1878 deliberò <strong>di</strong><br />

«istituire in <strong>Uggiate</strong> una fiera <strong>di</strong> bestiami, granaglie ed altri generi» da<br />

tenersi «due volte all’anno, cioè nei giorni 19, 20, 21 Marzo e 16, 17 e 18<br />

Agosto d’ogni anno».<br />

Fu quella, dunque, la data <strong>di</strong> nascita della fiera <strong>di</strong> San Giuseppe e <strong>di</strong><br />

quella <strong>di</strong> San Rocco, che col tempo si vennero <strong>di</strong>stinguendo: quella <strong>di</strong><br />

primavera solamente per le merci varie; quella estiva per il bestiame. Ora<br />

è rimasta solamente quella <strong>di</strong> San Giuseppe, mentre quella <strong>di</strong> San Rocco<br />

è stata da tempo soppressa.<br />

Ma quale era la situazione commerciale <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong> <strong>Trevano</strong> in quel<br />

secondo Ottocento? La prima documentazione archivistica conservata<br />

risale per <strong>Trevano</strong> al 1862, dove si trova registrato Lurati Biagio, in casa<br />

Pozzi n. 18 ai Mulini (vale a <strong>di</strong>re al Cantü), «ven<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> acquavita al<br />

minuto». Nel 1867 a <strong>Trevano</strong> la situazione è immutata, e compare<br />

l’elenco dei pubblici esercizi uggiatesi, che registra 19 <strong>di</strong>tte soggette alla<br />

verifica dei pesi e delle misure. Eccole: Bassi Carlo ramaio, Bianchi<br />

Pietro postaio, Cariboni Antonio farmacista, Castelli Vincenzo oste e<br />

pizzicagnolo, Colombo Giuseppe commesso postale, Colombo Giuseppe<br />

(il medesimo) sarto, Fontana Francesco oste, Franzi Antonio<br />

pizzicagnolo e gabelotto (ossia tabaccaio), Franzi Gaetano tagliapietre,<br />

Lurati Angelo scarpellino, Maggi Giovanni falegname, Merlo Carlo<br />

fruttajuolo ambulante, Micheloni Andrea merciaio, Moretti Giovanni<br />

falegname, Noseda Filippo pizzicagnolo, Quadranti Agostino fruttajuolo<br />

ambulante, Ricevitore Doganale ufficio pubblico, Valli Giuseppe<br />

macellaio, Verga Antonio prestinaio.

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