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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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I LUOGHI DI CULTO 969<br />

zione sull’evoluzione della chiesa <strong>di</strong> San Michele dal Cinquecento al<br />

Settecento pubblicata nel volume e<strong>di</strong>to nel 1982 crolla per clamorosi errori<br />

<strong>di</strong> lettura ed interpretazione degli atti, come capita piuttosto spesso al<br />

fantasioso autore.<br />

Purtroppo gli atti <strong>di</strong> visita <strong>di</strong> mons. Mugiasca del secondo Settecento<br />

non danno descrizioni. E per ora non si sono reperiti documenti, che <strong>di</strong>ano<br />

informazione sul seguito degli interventi: ossia la costruzione delle<br />

volte della navata, con probabile sopraelevazione. Lo stile dei capitelli<br />

delle lesene orientano verso un periodo <strong>di</strong> neoclassicismo ancora puro, a<br />

cavallo tra Settecento ed Ottocento, con un’oscillazione che può muoversi<br />

dal 1760 al 1820 o anche più avanti. Le decorazioni probabilmente sono<br />

seguite in un secondo momento, e si può pensare <strong>di</strong> collocarle tra gli<br />

interventi documentati intorno alla metà dell’Ottocento.<br />

Nel 1880 si rifece, invece, la campana, perché l’esistente era stata abbattuta<br />

da un fulmine. 45 Nel 1912 si collocò un concerto <strong>di</strong> tre campane,<br />

fuse dalla Ditta Angelo Bianchi <strong>di</strong> Varese, con sopralzo del campanile e<br />

formazione della cella attuale. Esse furono requisite in tempo <strong>di</strong> guerra.<br />

Nel 1948 si or<strong>di</strong>nò un nuovo concerto, che fu rimesso nel 1950.<br />

Tra gli interventi sulla struttura della chiesa nel secolo scorso, ricor<strong>di</strong>amo<br />

quelli <strong>di</strong> restauro ed abbellimento della facciata eseguite nel 1928.<br />

Ma l’opera più coraggiosa ed impegnativa fu il restauro promosso nel<br />

1980 dal prevosto don Pierangelo Livio, su progetto dell’ing. Gian Luigi<br />

Galli ed esecuzione da parte della Ditta Moretti Enrico. Nel corso <strong>di</strong> quei<br />

lavori venne allo scoperto l’affresco <strong>di</strong> S. Antonio Abate, restaurato da<br />

Rossella Bernasconi nel 1986.<br />

La chiesa <strong>di</strong> <strong>Trevano</strong> possiede anche alcune tele, mai citate negli atti,<br />

pertanto è da credere che siano <strong>di</strong> provenienza esterna, probabilmente da<br />

qualche chiesa conventuale soppressa. La prima con Madonna e Santi e<br />

la seconda con la Natività <strong>di</strong> Maria, sono assegnabili agli ultimi decenni<br />

del XVI secolo o ai primi del XVII. Una terza tela con S. Michele Arcangelo,<br />

ed una quarta con S. Raffaele e Tobia, <strong>di</strong> apprezzabile qualità,<br />

sono assegnabili al pieno Seicento o ai primi del Settecento. Anch’esse<br />

sono state oggetto <strong>di</strong> restauro.<br />

La chiesa <strong>di</strong> San Rocco a <strong>Trevano</strong> Inferiore<br />

Dell’esistenza a <strong>Trevano</strong> Inferiore <strong>di</strong> una chiesetta de<strong>di</strong>cata a san<br />

Rocco è data notizia certa per la prima volta in un atto notarile del 1523,

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