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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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I LUOGHI DI CULTO 931<br />

Dall’insieme degli elementi descritti si può concludere che l’antica<br />

chiesa <strong>di</strong> San Pietro era una costruzione in stile romanico piuttosto povero,<br />

cresciuta nei secoli forse attorno ad un’unica aula originaria, ovvero<br />

per l’aggiunta <strong>di</strong> una terza navata a possibili due originarie (chiesa biabsidata).<br />

Purtroppo non esistono elementi concreti, che possano suffragare<br />

ipotesi sicuramente fondate sullo sviluppo del corpo della chiesa in due o<br />

tre riprese. Ma la particolare sproporzione della navata settentrionale,<br />

rinforza l’ipotesi che sia derivata da una scelta con<strong>di</strong>zionata, come quella<br />

cui si è accennato; che cioè si sia voluto sfruttare come testata<br />

dell’ampliamento un troncone del battistero, che non era evidentemente<br />

spostabile, al quale si è immorsato un raccordo con il coro; quin<strong>di</strong> dallo<br />

spigolo settentrionale si è prolungata la parete della navata parallela<br />

all’esistente. Questa ipotesi si fonda sul fatto che in quella testata erano<br />

incavate tre nicchie: una centrale, sotto la quale si pose l’altare della Madonna,<br />

e due nicchiette laterali, dove mons. Bonomi aveva trovato due<br />

altarini. Si tratta <strong>di</strong> una conformazione architettonica, che ben risponde<br />

alla tipologia degli e<strong>di</strong>fici battesimali; 7 ed anche la collocazione, rispetto<br />

alla chiesa, appare coerente con le consuetu<strong>di</strong>ni.<br />

Quando nel 1685 arriva in visita mons. Carlo Ciceri il fonte battesimale<br />

è stato già spostato a sinistra dell’ingresso (segno che si era finito il<br />

prolungamento della navata settentrionale). La descrizione dell’insieme<br />

non è entusiastica, ma è interessante, perché aggiunge qualcosa che mancava,<br />

ossia le misure approssimative: «La chiesa è <strong>di</strong> forma antica, benché<br />

il coro è stato costruito recentemente. Ci sarebbero molte cose da <strong>di</strong>re<br />

sullo stato e qualità della chiesa stessa, che sono palesi agli occhi <strong>di</strong><br />

chi osserva, specialmente per la deformità della stessa; ma non<strong>di</strong>meno<br />

sono coperte da silenzio per degni motivi. Si estende in larghezza per 22<br />

passi, in lunghezza fino a 14 passi, e la navata laterale a sinistra<br />

dell’ingresso è più larga <strong>di</strong> un passo rispetto a quella <strong>di</strong> mezzo. Solo da<br />

questo si può vedere la sproporzione del corpo mostruoso <strong>di</strong> questa chiesa,<br />

e perciò la sua deformità <strong>di</strong> cui in <strong>di</strong>ocesi non se ne trova una pari.<br />

Consta <strong>di</strong> tre navate; è insulata e volta ad oriente, in parte voltata, in<br />

parte sotto il tetto rustico, con pavimento <strong>di</strong> cemento e <strong>di</strong> cotto, <strong>di</strong> livello<br />

<strong>di</strong>suguale e rotto, del tutto indecente. È inframmezzata da pilastri <strong>di</strong> cemento,<br />

costruiti alla vecchia maniera…Ha tre cappelle sotto figure e<br />

pitture. Le pareti sono poco pulite, piene <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà e rovinate dalle<br />

piogge, così che rendono la chiesa piuttosto scura e indecente».

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