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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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IL SETTECENTO: SECOLO DI RIFORME 585<br />

Interrogato qual sii il cancelliere <strong>di</strong> detta communità, se vi sia cattastro, o altre scriture<br />

tocante detto publico, qual sii l’estimo del territorio, e da chi si esigge il lavorerio.<br />

Disse il nostro commune non ha cancelliere, cattastro, né altre scritture. So bene che<br />

l’estimo forense è <strong>di</strong> denari trenta uno e mezo, qual si paga da’ respetivi debitori ogni<br />

volta che sortano le bolette dalla Cità; et occorrendo qualche spesa localle si comparte<br />

tra noi per mano del console, qual caricha pure si fa a rota un mese per cadaun capo <strong>di</strong><br />

casa.<br />

Interrogato se alchuno de’ compadroni non pagano il loro caricho dovuto, e se vi<br />

siano persone esenti.<br />

Disse io credo che tutti pagano a risserva <strong>di</strong> Casa Porta e Natta, che godono l’esenzione<br />

delli dodeci .<br />

Interrogato se vi siano liti in commune, e se vi sii personale suficiente per lavorare li<br />

beni.<br />

Disse non vi sono liti, né controversie, et il personale è suficiente.<br />

Interrogato sulla subornazione.<br />

Rispose negativamente e fu licenziato.<br />

A questo punto è apposta una croce come firma con l’autenticazione del cancelliere Landriani.<br />

Imme<strong>di</strong>atamente dopo<br />

2. – Fatto venire Domenico Vella figlio del fu Giovanni <strong>di</strong> anni trenta, teste giurato,<br />

console e abitante del luogo <strong>di</strong> <strong>Trevano</strong> ecc.<br />

Interrogato quali siano li beni che esso lavora nel luogo <strong>di</strong> <strong>Trevano</strong>.<br />

Disse ho alchuni beni in affitto <strong>di</strong> ragione del signor Luiggi Odescalcho, et il lavorativo<br />

<strong>di</strong> quelli sarà <strong>di</strong> pertiche cinquanta in circa, e queste oltre puoco prato e pascolo<br />

brugherati, pagando <strong>di</strong> fitto annuo moggia <strong>di</strong>eci metà frumento e metà segale, et lire<br />

sette in contanti a causa del prato, e per appen<strong>di</strong>tii caponi quattro, polastri quattro, il vino<br />

e seta a metà, et il racolto del vino un anno con l’altro sarà <strong>di</strong> brente <strong>di</strong>eci, e quello<br />

della seta si riduce a puoco o nulla, per non esservi foglia che per mez’oncia seme de<br />

bigatti, il caricho detto del lavorerio si paga da me, né si è fatta investitura.<br />

Interrogato se li beni del suo territorio s’affittano a danari, o a grano, e se da massari<br />

si pagano apen<strong>di</strong>tii, e quanto si valutino.<br />

Disse li beni sono affittati a grano, e si pagano apen<strong>di</strong>tii <strong>di</strong> capone e polastri, valutandosi<br />

li caponi sol<strong>di</strong> venticinque, e li polastri sol<strong>di</strong> quindeci.<br />

Interrogato quali siano li grani, et altre ren<strong>di</strong>te del suo territorio.<br />

Disse il nostro territorio rende frumento in regola <strong>di</strong> stara due compresa la semenza,<br />

et il simile della segale; melgone, da noi chiamato carlone, stara due la perticha per la<br />

mala qualità del terreno, et il simile del miglio; da alchuni si semina qualche puoco <strong>di</strong><br />

linosa, ma per non essere terreno proprio non è suficiente il racolto del lino per il proprio<br />

uso. Il vino un anno con l’altro sarà <strong>di</strong> sessanta in settanta brente. Li prati sono<br />

asciutti, alchuni de’ quali si tagliano due volte, altri una sola, et li primi saranno in ren<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> un fascio e mezo fieno per perticha, che vale a <strong>di</strong>re libre grosse cento cinquanta<br />

in sessanta; boschi non ve ne sono, né altra sorte <strong>di</strong> ren<strong>di</strong>ta se non puochi fagioli, et<br />

puoche castagne per essere li arbori all’intorno de’ luoghi solamente, <strong>di</strong> modo che non<br />

so se nella nostra communità si faranno da otto in <strong>di</strong>eci moggia castagne ver<strong>di</strong>, et librete<br />

ventidue seta.

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