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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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908<br />

UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE<br />

Uno a Caverzasio L. —. 6.—<br />

Uno a Balerna L. —.15.—<br />

Uno a Bizerone e Rodero L. 7. 6.—<br />

Ciecchinetto L. —.10.—<br />

Ru(u)scone per viagio a Como L. 1.—.—<br />

L. 23. 3. 6<br />

Tassa delle spese<br />

Rivvedute le liste si trovano ammontare le spese della presente visita a L. 764. Per il<br />

pagamento <strong>di</strong> dette spese restano aggravati gli Oratori e benefici semplici in L. 6 per<br />

cadauno. Sono Oratori 22, benefici semplici 7: importano L. 174.<br />

Restano a ripartirsi L. 590 quali si <strong>di</strong>vidono sopra do<strong>di</strong>ci Parrocchie e mezza; sopra<br />

do<strong>di</strong>ci Parrocco e mezzo, calcolandosi per mezza Parrocchia e mezzo Parrocco Ronagho<br />

Vice Parrocco, coa<strong>di</strong>utore o sia vicario della Prepositura, e sopra il Capitolo formante<br />

otto persone.<br />

Tocchano per ogni porzione L. 18.<br />

Con tale riparto al Capitolo toccano L. 180<br />

A cadaun Parrocco L. 36<br />

Al V. Parrocco <strong>di</strong> Ronagho L. 18<br />

La visita durò giorni cinque compresa andata e ritorno.<br />

La spesa amontò a L. 7<strong>61</strong>.10.9.<br />

Gli obblighi dei vicari<br />

Con l’istituzione delle vicarìe, decretata nel maggio 1784 dal priore <strong>di</strong> S. Bartolomeo<br />

Giuseppe Zezi, vicario generale <strong>di</strong> mons. Mugiasca, dotate con le ren<strong>di</strong>te degli excanonicati,<br />

si stabilì un <strong>di</strong>sciplinare contenente i doveri dei vicari, che qui si trascrive,<br />

desumendolo dall’atto <strong>di</strong> nomina <strong>di</strong> don Carlo Lafranconi (ASMi, Culto p. a., c. 1390).<br />

Primo. Oltre all’obligo d’insegnare gratis a leggere e scrivere a fanciulli, tutti e ciascheduno<br />

de suddetti vicari dovranno residere stabilmente nelle rispettive parrocchie o<br />

luoghi particolari ne’ quali dovranno esercitare il loro officio.<br />

2° . In ogni giorno festivo in cui li rispettivi popoli siano obligati ad ascoltare la<br />

Santa Messa saranno obligati a celebrarla nella chiesa del loro vicariato in ora commoda<br />

al popolo da destinarsi sempre dal parroco con breve e chiara istruzione al medesimo<br />

popolo su gli oblighi esenziali ad ogni cristiano in conformità del Cattechismo Romano,<br />

e ciò a provido riflesso che i parrocchiani che saranno per assistere alla Messa sudetta<br />

comunemente non potranno intervenire poi alla consueta istruzione che si fa alla Messa<br />

parrocchiale.<br />

3°. Volendo detti vicari, o alcuno <strong>di</strong> essi essere in libertà <strong>di</strong> assentarsi dall’or<strong>di</strong>naria<br />

loro residenza nel mese d’ottobre, oppure in qualche altra occasione, in cui per qualche<br />

legittima causa approvato, o con la debita licenza restassero in giorno <strong>di</strong> festa assenti dal<br />

luogo nel quale devono residere saranno in<strong>di</strong>spensabilmente obligati a far supplire la<br />

celebrazione della Messa come sopra.

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