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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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RIVOLUZIONE RESTAURAZIONE RISORGIMENTO<br />

all’Arma Imperiale, che anzi levò e pose in salvo, conservandola illesa,<br />

ed or<strong>di</strong>nata dall’intruso Governo Provvisorio la leva in massa onde agire<br />

contro le Imperiali Regie Armi Austriache nessuno sarebbe partito in<br />

tale circostanza dal paese, né durante le riprese ostilità col Piemonte<br />

nessuno avrebbe dato il minimo sentore d’inquietu<strong>di</strong>ne.<br />

Porgo queste rispettose osservazioni alla <strong>di</strong>retta mia supriorità con<br />

preghiera a volerle elevare alla competente Superiore Autorità Militare<br />

affinché nella propria saggezza e giustizia voglia avere per il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Uggiate</strong> tutti i possibili riguar<strong>di</strong>.<br />

Segue la firma indecifrabile del Commissario Distrettuale. L’allegato,<br />

C cui sifa riferimento, è praticamente un verbale ufficializzato in comune<br />

della missione del commissario in quel 5 ottobre, firmato dal prevosto<br />

don Luigi Mojana e dagli estimati e deputati, in cui si tende ad attribuire<br />

la colpa dello sfregio a forestieri o a contrabban<strong>di</strong>eri cui davano fasti<strong>di</strong>o<br />

le guar<strong>di</strong>e <strong>di</strong> Finanza, considerato che «i gravi fatti avvennero col favore<br />

della notte in ore e tempo che gli abitanti stanchi trovavansi riposando<br />

pacifici ai loro casolari». I deputati ed estimati assicuravano che avrebbero<br />

cercato <strong>di</strong> appurare le responsabilità, ed in ogni caso facevano «fervide<br />

preghiere onde il comune ed estimati nella piena loro innocenza ed incolpabilità»<br />

potessero «essere mantenuti sicuri da qualsiasi sinistra conseguenza».<br />

Senonché analogo episo<strong>di</strong>o si ripetè (ed era la terza volta) la notte tra il<br />

10 a l’11 maggio 1850. Questa volta il comune dovette assumersi l’onere<br />

<strong>di</strong> organizzare un servizio <strong>di</strong> vigilanza notturna, al fine <strong>di</strong> prevenire ulteriori<br />

oltraggi ed in<strong>di</strong>viduare i responsabili. Insomma, l’insofferenza verso<br />

l’Austria, serpeggiava e si esprimeva a palate <strong>di</strong> sterco bovino contro lo<br />

stemma imperiale.<br />

La seconda guerra <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza e la battaglia <strong>di</strong> San Fermo<br />

E venne il 1859 con la seconda guerra <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza, fatta maturare<br />

dal Piemonte, sotto la regìa politica <strong>di</strong> quel volpone, che era il conte<br />

Camillo Benso <strong>di</strong> Cavour, che aveva intessuto una rete <strong>di</strong> relazioni sul<br />

piano internazionale a partire dalla guerra <strong>di</strong> Crimea del 1854, per arrivare<br />

ai Patti <strong>di</strong> Plombières stipulati nel 1858 con Napoleone III, che promise<br />

l’aiuto francese per scacciare l’Austria dal suolo italiano; patti sfociati<br />

nel febbraio 1859 in una vera e propria alleanza antiaustriaca. La provocazione<br />

fatta agli Austriaci con lo schieramento <strong>di</strong> truppe ai confini ot-<br />

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