Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
118 Per avere un’idea precisa del come fu organizzata la celebrazione, è da pensare
che l’altare sia stato posto nella parte stretta della «piazza» antica, corrispondente alla
Via Vittorio Veneto, prima dell’intersezione della Streceta, giacché fu coperta appunto
con teli: era quello anche il luogo solito delle pubbliche adunanze o assemblee comunali
dei capifamiglia. Verso nord faceva da fondale una casa sporgente (dove sarebbe poi
entrata la dogana) sulla strada che usciva dalla piazza.
119 APU, Libro dei morti.
120 ASMi, Culto p.a., c. 1390; ASDCo, Visite pastorali, CLXII.
121 APU, Libro dei morti.
122 ASMi, Culto p.a., c. 1390.
123 M. MASCETTI, Ronago…, cit, pp. 250-251; Lipomo e la sua storia, Lipomo 1995,
pp. 369 ss.
124 Culto p.a., c. 1390.
125 ACB, Archivio Torriani, c. 117, n. 44. Tra quelle carte si trova anche una bozza
del suo testamento.
126 ASDCo, Visite pastorali, CLXII; APU, Capitolo.
127 ASDCo, Visite pastorali, CLXII.
128 Culto p.a., c. 1390.
129 APU, Libro dei morti.
130 M. MASCETTI, Cagno…, cit. pp. 418-420.
131 Paolo Angelo Ballerini, milanese, già arcivescovo di Milano dal 1859 al 1867, fu
anch’egli impedito dal governo piemontese a prendere possesso della diocesi. Ritiratosi
a Seregno dopo la nomina di mons. Nazari di Calabiana, coadiuvò l’arcivescovo successore
nell’amministrazione delle cresime e nella consacrazione delle chiese, fino alla
morte avvenuta il 27 marzo 1897. E. CAZZANI, Vescovi e arcivescovi di Milano, Milano
1955, pp. 293 ss..
132 Aveva un fratello maggiore, nato nel 1834, pure lui sacerdote: don Giuseppe, parroco
di Lipomo. Lo nomina anche mons. Mojana nella relazione sul suo pellegrinaggio
a Roma e andata a Napoli-Pompei nel 1881. M. MASCETTI, Lipomo…, cit. p. pp.378-
381. 133 APU, Visite pastorali. Dal 6 gennaio in poi il programma previsto in archivio è
sfalzato di un giorno, rispetto a quello effettivo.
134 M. MASCETTI, Cagno…, cit. p. 453.
135 APU. La cronologia di don Tam dovette essere stata scritta in previsione della visita
pastorale di mons. Pagani del 1928, oppure di quella 1933 di mons. Macchi, che insisteva
con i parroci perché scrivessero le cronache parrocchiali. Comunque deve essersi
documentato, anche parlando con la gente, di quanto era successo nel 1923. Inoltre ha
consultato quanto scritto in precedenza da mons. Mojana. Sono interessanti anche le sue
considerazioni e annotazioni sulla gente e sulle associazioni parrocchiali, così come le
ha trovate e come si sono evolute negli anni del suo ministero.
136 Hinc irae: da qui i motivi di risentimento contro don Giovannino.
137 Il parroco di Ronago era allora don Carlo Verga, originario di Bregnano.
138 Quid plura? Cosa dire di più?
139 Era sabato.