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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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DALL’UNITÀ D’ITALIA AL 1945 733<br />

Con le leggi del nuovo Regno si riba<strong>di</strong>sce l’obbligatorietà della<br />

vaccinazione antivaiolosa, che viene praticata sistematicamente.<br />

L’epidemia colerica del 1855 aveva evidenziato ancora una volta<br />

l’esigenza <strong>di</strong> migliorare le con<strong>di</strong>zioni igieniche della popolazione, per le<br />

quali era preliminare assicurare l’approvvigionamento <strong>di</strong> acqua buona.<br />

Nel 1865 si istituì nei comuni una Commissione <strong>di</strong> Sanità, con lo<br />

scopo <strong>di</strong> rilevare le con<strong>di</strong>zioni igieniche delle abitazioni, dare consigli e<br />

prescrizioni per la pulizia degli ambienti <strong>di</strong> vita, per la corretta gestione<br />

delle stalle, degli animali, delle concimaie: quasi sempre erano situate<br />

nelle vicinanze delle abitazioni sul lato opposto della corte, che era in un<br />

certo senso con<strong>di</strong>visa da uomini e bestie. Si adottarono i primi<br />

regolamenti <strong>di</strong> polizia urbana, rurale e <strong>di</strong> pubblica igiene. A formare la<br />

Commissione Sanità <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong> furono nominati, oltre al sindaco<br />

Vincenzo Castelli e al me<strong>di</strong>co condotto Gaetano Gamba, tre componenti:<br />

Quirico Merlo, il prevosto don Luigi Mojana e Pietro Bianchi. A<br />

<strong>Trevano</strong>, con il citato me<strong>di</strong>co condotto, fecero parte della Commissione il<br />

sindaco Tettamanti Giuseppe, Vella Ambrogio e Martinelli Giovanni. 9<br />

Ad <strong>Uggiate</strong> già nel Consiglio comunale del 29 ottobre 1864 si era<br />

approvato il progetto del primo acquedotto comunale, elaborato dall’ing.<br />

Ambrogio Luzzani (sindaco <strong>di</strong> <strong>Trevano</strong>), che prevedeva la derivazione<br />

dell’acqua dalle sorgenti della Pauzzella fino in piazza, dove si<br />

proponeva <strong>di</strong> impiantare una fontana pubblica, abbinata ad una cisternaserbatoio<br />

per attingervi l’acqua in caso <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>, con quella attenzione<br />

previdente che già nel 1853 aveva indotto l’amministrazione comunale,<br />

in ossequio a <strong>di</strong>spisizioni governative, ad acquistare una «macchina<br />

idraulica per l’estinzione degli incen<strong>di</strong>», vale a <strong>di</strong>re una pompa. 10 Per il<br />

momento, però, il progetto rimase sulla carta.<br />

Forse anche per questo nel 1867 fu favorito lo scoppio per la terza<br />

volta nel secolo del colera, che colpì non solo <strong>Trevano</strong>, dove furono<br />

contagiate 18 persone e ne morirono 10 (su 492 abitanti); questa volta<br />

anche <strong>Uggiate</strong> pagò in modo assai pesante, giacché su 891 abitanti ne<br />

furono contagiati 72 e ne morirono ben 44.<br />

Ma la vita andava avanti. Dalle risposte ad un questionario <strong>di</strong>ramato<br />

dalle superiori autorità nel 1885 per un’inchiesta sulle con<strong>di</strong>zioni<br />

igienico-sanitarie dei comuni del Regno, si ha un quadro della situazione.<br />

La prima risposta da parte <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong> sulle con<strong>di</strong>zioni climatiche<br />

comunicava una temperatura mite, nebbie poco frequenti, piogge e nevi,

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