Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

UGGIATE CENTRO RELIGIOSO DELL’ANTICA PIEVE 863
prevosto un cittadino svizzero. Un problema simile si era già posto nel
1692, quando a Milano comandavano ancora gli Spagnoli, nei confronti
di don Pietro Antonio Spinedi di Somazzo (Salorino), nominato beneficiale
di San Vittore a Ronago. E l’esperienza di Uggiate servì poi al canonico
Beretta per cercare di bloccare (e quasi ci riusciva) la conferma a
Lipomo di don Giuseppe Maggetti, originario di Cavigliano di Intragna
(sopra Locarno), quando nel 1759 fu preferito a lui dai suoi compaesani,
che non volevano più essere comandati da un Beretta dopo la morte dello
zio don Gian Antonio. 123 Gli è che il territorio svizzero, che poi divenne il
Canton Ticino, era quasi tutto sotto la diocesi di Como; ma quando politicamente
le cose non erano tranquille, il governo faceva difficoltà a riconoscere
i preti del dominio svizzero come beneficiali di patrimoni ecclesiastici
nello Stato milanese.
Presso l’Archivio di Stato di Milano 124 si conserva un corposo fascicolo
relativo alla pratica di concessione del placet per don Gabriele Torriani;
pratica che si trascinò fino al 5 febbraio 1753, quando finalmente il
prevosto di Uggiate fu autorizzato a prendere possesso del beneficio.
Perciò don Gabriele, che pure aveva già assunto la cura d’anime, fino ad
allora non aveva potuto disporre della prebenda prepositurale. Il carteggio
milanese è comunque utile per farci sapere che egli era nato a Mendrisio
il 2 agosto 1722 dal nobile Gian Ambrogio e Maddalena Della
Torre. Padrino e madrina di battesimo erano stati pure personaggi
dell’aristocrazia svizzera: Gian Pietro Morosini di Lugano e donna Marianna,
moglie di Gian Battista Rusca. Dall’Archivio Torriani presso
l’Archivio di Stato di Bellinzona apprendiamo invece che don Gabriele
nel 1754 è dottore in teologia. 125
Durante il suo ministero ricevette tre visite pastorali: quella di mons.
Agostino Neuroni dal 28 maggio al 3 giugno del 1756; e due di mons.
Gian Battista Mugiasca, la prima il 15 agosto 1768 e la seconda il 2 settembre
1782; tornando il 6 per le cresime. Mentre il vescovo Neuroni faceva
capo ad Uggiate per il pernottamento in casa del conte Ippolito Turconi
(ora Somaini), mons. Mugiasca non usava trattenersi, ma preferiva
rientrare a Como in giornata. Furono visite a prima vista abbastanza routinarie
sotto il profilo pastorale, salvo le osservazioni che si riprenderanno
nel capitolo sulle chiese.
Tra gli atti di visita di mons. Neuroni, tuttavia, suscitano curiosità le
liste delle spese sostenute per l’occasione, che danno un’idea di cosa