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Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

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IL SETTECENTO: SECOLO DI RIFORME 551<br />

Chi era il Magistrato Camerale che firmò? Ebbene, si tratta <strong>di</strong> Cesare<br />

Beccaria, il famosissimo autore del saggio Dei delitti e delle pene, nonno<br />

materno <strong>di</strong> Alessandro Manzoni! 40<br />

Un’osservazione sulle date. La richiesta (in partenza da Como per<br />

Milano) <strong>di</strong> un certo numero <strong>di</strong> licenze occorrenti, accompagnata dal suggerimento<br />

<strong>di</strong> allargare le agevolazioni da prevedere per i mugnai che trasportavano<br />

mo<strong>di</strong>che quantità <strong>di</strong> granaglie, porta la data del primo settembre.<br />

Le <strong>di</strong>sposizioni emanate dall’ufficio del «Regio Ducal Magistrato<br />

Cemerale», ossia il ministro, e sottoscritte <strong>di</strong> persona da Cesare Beccaria,<br />

per pre<strong>di</strong>sporre la risposta affermativa, portano la data del 5 settembre.<br />

Cinque giorni. Eppure tra Como e Milano non c’erano né treni, né auto,<br />

né tantomeno elicotteri. E non si usava la «posta prioritaria». Che tempi!<br />

Confini… tracciati e violati<br />

Certo è che l’essere una zona <strong>di</strong> confine, oltre agli effetti prodotti nel<br />

Cinquecento e nel Seicento, <strong>di</strong> cui sì è già detto in altro capitolo, continuò<br />

a produrre effetti sulla vita e sui costumi della pieve <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong>, anche<br />

nell’età delle riforme.<br />

Innanzitutto l’operazione catasto aveva portato a definire i confini tra<br />

gli stessi comuni dello Stato <strong>di</strong> Milano; ed anche nei nostri paesi si provvide<br />

a piantare i termini tra un territorio comunale e un altro. A maggior<br />

ragione maturò l’esigenza <strong>di</strong> delimitare con certezza i confini dello Stato<br />

<strong>di</strong> Milano con quelli vicini; nel nostro caso con il dominio dei Signori<br />

Svizzeri, giacché a quel tempo non era ancora stato istituito il Canton Ticino,<br />

che sarebbe nato in età napoleonica.<br />

Il suo territorio era <strong>di</strong>viso in sei baliaggi, ossia governatorati regionali,<br />

retti da un landfogt o balivo, mandato dalla Svizzera interna: in pratica il<br />

futuro Canton Ticino era una specie <strong>di</strong> colonia, ovvero dominio dei<br />

Cantoni elvetici, che allora erano do<strong>di</strong>ci e facevano a turno nel mandare<br />

un loro landfogt, che durava in carica due anni, in uno dei baliaggi; nel<br />

nostro caso quello <strong>di</strong> Mendrisio e Balerna. 41<br />

I confini tra il Mendrisiotto (comprendente anche la pieve <strong>di</strong> Balerna)<br />

e la pieve <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong> corrispondevano a quelli dei territori comunali<br />

frontisti. Nel corso del tempo non mancarono motivi <strong>di</strong> contestazione,<br />

anche per presunte violazioni dei confini durante le azioni <strong>di</strong> repressione<br />

del contrabbando, giacché erano intervenute piccole variazioni, come ad<br />

esempio lo spostamento <strong>di</strong> un tratto del letto della Faloppia presso la

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