Volume 2 (61 Mb) - Comune di Uggiate-Trevano

I LUOGHI DI CULTO 933
In compenso c’è una buona notizia: intorno alla chiesa di San Pietro
minacciosamente pericolante, visitata dall’arcidiacono Gian Battista
Stampa, si stanno elevando i muri di quella nuova, anche se si preannunciano
tempi lunghi:
«Sorge la soprascritta chiesa nel ventre della chiesa di nuovo incominciata,
ma che mai sarà per finire, giacché appena si eleva un pochino
sopra le fondamenta, eccetto che dal lato dell’Epistola, dove è stata tirata
su in gran parte quasi fino al tetto». 8
E finalmente gli atti di visita di mons. Alberico Simonetta, 9 che fu ad
Uggiate il 23 luglio 1736, danno il lieto annuncio che l’opera è praticamente
compiuta:
«Questa chiesa che fino a poco fa non si sapeva se fosse tale, giacché
pericolante e deforme com’era faceva compassione, ora invece è stata
stupendamente rinnovata; ed esaltata con stucco e pitture risplende, e
come sposa agghindata d’ornamenti variegati è rivestita di decoro e desta
ammirazione, soprattutto perché è stata elevata in brevissimo tempo,
e per di più fino all’eleganza della nobile struttura in cui oggi si trova
compiuta per il laborioso impegno di questo popolo, e le generose elargizioni
degli uomini pii, e specialmente del reverendo Giovanni Riva,
prevosto di questa chiesa, che molto ha profuso in consiglio e in denaro
per quest’opera così lodevole.
Non è ancora del tutto terminata la costruzione, e fino adesso si trovano
in essa solamente due cappelle, delle quali soltanto una è rifinita
del tutto, ossia quella dedicata alla Madonna dal lato del Vangelo fuori
del recinto della cappella maggiore posta in capo alla chiesa con balaustre
di marmo, a cui si sale da due gradini egualmente di marmo, ed ha
un altare di giusta misura ben fatto ed ornato sopra i cui gradini si eleva
un tabernacolo di legno indorato con steso il conopeo, con apposti ai lati
dei sedili sciupati dalla vetustà, dei quali si servono durante le funzioni il
prevosto ed i sette canonici aggregati a questa chiesa collegiata.
Questa cappella però non rispondente al corpo della chiesa, benché
in effetti sia ricavata sotto una volta con le pareti imbiancate e adeguatamente
illuminata, allo stato è tuttavia spoglia e depressa, ed attende il
rinnovo e l’eleganza di struttura di cui gode la chiesa, conformemente al
progetto dell’intero complesso già in via di esecuzione, e quanto prima e
al più presto è da portare a termine, se Dio vorrà favorire questo desiderio».